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09/03/2018

Umorismo - Film : IL CICLONE




IL CICLONE ebbe uno strepitoso successo, soprattutto in Toscana. Le sue battute si ricordano ancora oggi.

cinematografo.it

Il ciclone - Cinematografo




Il ciclone

In un paesino della Toscana vive la famiglia Quarini, il padre Osvaldo e i tre figli Levante, Libero e Selvaggia. Levante è ragioniere e tiene la contabilità di alcuni negozi. Osvaldo e Libero lavorano nei campi, Selvaggia è commessa nella farmacia. Levante, quando va in paese, si ferma nel casolare vicino e da lontano parla con Gino, un contadino che non si vede mai e di cui si sente solo la voce. Un giorno una compagnia spagnola di flamenco arriva al casolare, scambiandolo per l'albergo di agriturismo dove dovrebbe soggiornare per tre giorni in occasione della festa locale. La compagnia è formata da un amministratore, due tecnici e cinque bellissime ballerine. Non avendo altre possibilità, il gruppo si insedia in casa Quarini, portando lo scompiglio. Le ballerine fanno le prove in attesa dello spettacolo, e tutti guardano con grande ammirazione e interesse, non solo il vecchio Osvaldo che ritrova slanci giovanili, e Libero, un po' matto e svitato che sogna l'avventura, ma anche Selvaggia che ha tendenze omosessuali, vive una storia con Isabella, altra commessa della farmacia, ed ora è attratta dalla ballerina Penelope. Levante è invece colpito e affascinato da Caterina e cerca di fare amicizia con lei, dovendo tenere a bada le insistenze di Carlina che vuole conquistarlo. Lo spettacolo, all'improvviso viene annullato. Naldone, l'amministratore, è disperato e senza soldi. Tenta il suicidio ma a salvarlo arriva Franca, la barista, che si innamora di lui ed è ricambiata. Levante e Caterina passano momenti insieme, e l'amore tra loro si consolida quando Caterina decide di lasciare il suo superficiale fidanzato che era venuto a trovarla. Alla fine il gruppo riesce a ripartire. Ma Levante segue Caterina in Spagna. Qui i due, sposati, sono in attesa di un figlio, e Levante ha ripreso il proprio mestiere di ragioniere in terra spagnola. Dopo il ciclone, poco, in conclusione è cambiato.

CAST

NOTE

- REVISIONE MINISTERO NOVEMBRE 1996.
- DAVID DI DONATELLO SPECIALE 1997 E DAVID SCUOLA A LEONARDO PIERACCIONI E DAVID PER MIGLIORE ATTRICE NON PROTAGONISTA A BARBARA ENRICHI.

 

CRITICA

"Una gradevole, corale, opera seconda in cui l'autore trentenne non utilizza medazioni nè intellettualismi, va diritto, complice il sapore dialettale, allo scopo dello "scandalo" sentimentale con tutti i rischi dell'ovvio e del goliardico, pregi e limiti della semplicità con cui si presenta al pubblico. Allestendo, con una variopinta compagnia, la "fiaba" dell'arrivo di cinque ballerine di flamenco, olè, che scombinano i precari equilibri della famiglia e del paese. "(Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 24 dicembre 1996)
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08/03/2018

8 Marzo : Le donne possono cambiare il mondo e lo cambieranno


 




 
 
 
percorsidipace.eu

La donna nella società e nella famiglia

Staff Percorsidipace

Da sempre il ruolo della donna è fondamentale sia nella società che all’interno della famiglia. Negli ultimi cinquant’anni, grazie alle innumerevoli battaglie per l’affermazione dei propri diritti, la condizione femminile è profondamente cambiata. In Europa, le donne hanno raggiunto il riconoscimento sociale, politico e giuridico.

Nel corso degli anni vari cambiamenti hanno trasformato la famiglia influenzando la costruzione dell'identità della donna. La donna, divisa tra famiglia e lavoro, è considerata il pilastro fondamentale. Nel messaggio della Giornata Internazionale della Famiglia, il Segretario Generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, ha ricordato “l'importanza delle madri e del loro inestimabile contributo nel crescere le future generazioni”. “Ricompensando i loro sforzi e migliorando le loro condizioni di vita, possiamo assicurare un migliore futuro per tutti”.

Le donne sono protagoniste autorevoli e responsabili dello sviluppo sociale. Il cambiamento della condizione femminile non ha riguardato solo il passaggio da un ruolo domestico a quello extradomestico, ma anche l’aggiungersi delle responsabilità diverse da quelle tradizionali di gestione e organizzazione della casa e della famiglia. Oggi, la donna si trova a gestire una rete di relazioni vasta e complessa che riguarda non soltanto il proprio nucleo familiare, ma anche il mondo del lavoro, della scuola e così via.

L’impegno quotidiano delle donne “lavoratrici del mercato” e delle donne casalinghe è fondamentale sia per la famiglia che per la società. Basti pensare al valore del lavoro familiare, ovvero, a quel bene prezioso che va dalla gestione, all’educazione, alla formazione, all’assistenza e così via. A livello nazionale a promuovere e tutelare il lavoro delle donne lavoratrici extradomestiche e delle donne lavoratrici casalinghe è il Movimento Italiano Casalinghe, MO.I.CA.

Anche quest’anno il MO.I.CA è stato invitato al Quirinale il 1° Maggio per festeggiare la "Giornata del lavoro”. E come sostiene Elisa Cingolani, Presidente Regionale delle Marche e Vice Presidente Nazionale, “vedere il MO.I.CA vicino a tutte le altre categorie di lavoratori, con uguale dignità e pari opportunità, è stata un’occasione di orgoglio per tutte le donne. L’invito del Presidente della Repubblica Mattarella per la “Giornata del lavoro” è stato significativo al MO.I.CA in quanto rivela una valutazione positiva del lavoro familiare come vero lavoro e la persona che lo svolge come lavoratrice a tutti gli effetti.

Il Presidente della Repubblica si era più volte espresso sull'importanza del lavoro familiare, sottolineando le implicazioni positive di questa particolare attività, "nella quale la figura femminile appare elemento centrale nel consolidamento del ruolo, anche economico, della famiglia. Si tratta di compiti spesso non abbastanza riconosciuti, che oltrepassano l'ambito privato per rivestire, con particolare riguardo alle funzioni educative verso i figli, uno specifico e insostituibile valore sociale".

Fonte: MO.I.CA