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30/11/2018

Il giudizio degli altri? Io sono ancora qua

Dovessimo accettare tutti i giudizi degli altri dovremmo tutti spararci. Per quanto mi riguarda hanno tentato più volte di attaccarmi sparando giudizi a raffica ma, come canta Vasco, IO SONO ANCORA QUA.



riza.it

Via dal giudizio degli altri... e dal tuo!

“Come sono andato? Sono andato bene? Sono stato troppo aggressivo? Ho fatto bella figura? E se sbaglio? Se mi metto questo vestito poi cosa penseranno di me? Se esco con quel tizio che figura ci faccio? Non posso andare in giro con questa vecchia auto, è da perdente. Odio il calcio ma i miei amici non parlano d’altro e così quando sono con loro fingo. Amo le telenovele ma le guardo di nascosto, se no le mie amiche non mi rivolgeranno più la parola, penseranno che io sia una stupida. Alzi la mano chi non ha aviuto pensieri simili: viviamo spesso come sorvegliati speciali, attentissimi agli sguardi e al giudizio degli altri. Per qualcuno è una vera malattia e non a caso si chiama fobia sociale, ma anche chi non è sopraffatto dall’ansia per il giudizio degli altri, può serenamente ammettere che la vita sociale lo condiziona, e non poco…


Il giudizio degli altri ci schiaccia... 

Sembra che la paura dello giudizio degli altri ci renda schiavi delle regole, dei luoghi comuni, delle norme. Ma è proprio così? In realtà non è il giudizio degli altri a far soffrire… È sempre il nostro giudice interno, quel personaggio nel quale condensiamo la morale e il pensiero comune: è lui che giudica e condanna. Facciamoci caso: gli altri non passano mica il tempo a osservarci! È già tanto se compariamo nei loro pensieri ogni tanto, di passaggio. Facciamo tutto da soli. Meno male allora che arriva un fastidio come l'ansia: solo lei può scuoterci e impedirci di diventare una fotocopia di modelli esterni. Cos’è quest'ansia? Nient’altro che un desiderio profondo, naturale e spontaneo di trasgredire ai diktat e di essere se stessi indipendentemente dal giudizio degli altri, qualcosa che però ancora non riusciamo ad accettare e per questo si presenta con le vesti della paura. L’insicurezza, la paura sono l’unica cosa che ti separa dal diventare un robot programmato: sono la tua parte viva. Più il giudizio degli altri si fa pressante, più ti senti insicuro, più l’anima ti impedisce di sentirti a tuo agio a vivere la vita di un altro, spingendoti a vivere solo la tua.

Così spegni l’ansia del giudizio degli altri

Ecco un eccellente esercizio per liberarsi del giudizio degli altri. Cerca un punto tranquillo della casa, dove sai di non venire disturbato. Mettiti comodo e chiudi gli occhi. Ora immagina una tipica situazione in cui ti senti addosso gli sguardi degli altri. Visualizza nella mente e concentrati sulle tue sensazioni: percepisci il disagio, l’imbarazzo, la tensione che ti fa contrarre i muscoli, il timore di sbagliare quando senti forte il peso del giudizio degli altri. Lascialo arrivare senza frenarlo, lasciati travolgere da quella paura, da quegli sguardi che ti trafiggono come punte di lance. Poi, quando senti che l’onda di malessere ti solleva, immagina di aprire gli occhi e di vedere intorno a te solo specchi e la tua immagine riflessa ovunque: gli sguardi che sentivi addosso erano i tuoi! Inizia a fare facce e smorfie a questi specchi. Senti l’ansia tramutarsi in allegria e riso, e lascia dolcemente convivere dentro di te lacrime e gioia.



“Di che ti lamenti, se hai dei nemici? O dovrebbero diventarti amici coloro per i quali essere come sei tu è, in segreto, un continuo rimprovero?”
Arthur Schopenhauer