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27/07/2022

Non siamo macchine, ma ci valutiamo in base a efficienza e performance: la questione della tecnica

Quotidianamente ci viene richiesto di essere efficienti, produttivi e funzionali, veniamo valutati sulla base della nostra prestazione, ma non per le persone che siamo. Siamo noi stessi a valutarci sulla base di performance e risultati. La quantità di strumenti che l’uomo ha prodotto nell’ultimo secolo, grazie anche al progresso scientifico, è stata esorbitante. Ci ha aiutati tantissimo a risolvere problemi, ma è anche stata tanto grande da farci pensare di voler assomigliare un po’ alle macchine che abbiamo costruito. Se è vero che l’essere umano nasce “tecnico”, e quindi in grado di usare gli strumenti a suo favore, è anche vero che l’uomo contemporaneo ha superato il limite della “giusta misura” pensato dagli antichi greci. Il risultato è un pensiero che associa ad ognuno di noi caratteristiche tipiche delle macchine: velocità, efficacia, produttività. Eppure l’essere umano è anche molto altro: emozioni, sentimenti, fantasia e creatività, ad esempio, non sono misurabili.