Benvenuti nel mio nuovo blog. Verranno trattati tutti gli argomenti tranne MISTERI, ARTE e STORIA già presenti nei miei altri blog precedenti i cui link troverete qui sotto.
WORLD

GLI ALTRI MIEI BLOG
Translate
Cerca nel blog
24/12/2019
22/12/2019
Mitologia greca : Morte di Medusa (dal film SCONTRO TRA TITANI)
Dal film Scontro tra Titani.
Medusa (mitologia)
Medusa | |
---|---|
Mezzobusto di Medusa di Gian Lorenzo Bernini ai Musei capitolini | |
Specie | gorgone |
Sesso | Femmina |
Poteri | pietrificare con lo sguardo |
Medusa (in greco: Μέδουσα, Médousa, che vuol dire "protettrice", "guardiana", da μέδω, médō, "proteggere"[1][2]) è una figura della mitologia greca. Insieme con Steno ed Euriale, è una delle tre Gorgoni, figlie delle divinità marine Forco e Ceto. Secondo il mito le Gorgoni avevano il potere di pietrificare chiunque avesse incrociato il loro sguardo e, delle tre, Medusa era l'unica a non essere immortale; nella maggioranza delle versioni viene decapitata da Perseo[3].
Mito
Paolo Farinati, Poseidone e la Medusa, 1590 circa, affresco, Villa Nichesola-Conforti, Ponton di Sant'Ambrogio di Valpolicella (Verona).
Nelle rappresentazioni più antiche, Medusa e le sue sorelle erano raffigurate come orrende donne con ali d'oro e mani di bronzo, dall'ampio viso rotondo incorniciato da una massa di serpenti per capelli, bocca larga con zanne suine e, a volte, anche una corta barba ruvida[3][4]. Più avanti, nell'arte, presero le sembianze di fanciulle bellissime, sempre con serpi al posto dei capelli[4].
Medusa, bronzo in esposizione nel Museo archeologico nazionale di Napoli
Secondo Esiodo (Teogonia), Eschilo (Prometeo incatenato), Pausania e Nonno (Dionysiaca), il padre delle Gorgoni era il dio marino Forco; Esiodo e Apollodoro danno loro per madre la sorella di quest'ultimo, Ceto[3]. Secondo Esiodo, esse vivevano nell'Oceano Occidentale, vicino a dove abitavano anche le Esperidi e la Notte[3], o presso la città di Tartesso[4]; tradizioni successive le collocano invece in Libia[3].
Secondo altri autori (Ovidio, Apollodoro, Esiodo) Medusa era invece in origine una donna bellissima: a mutarla in mostro sarebbe stata la dea Atena, come punizione per aver giaciuto con (o per essere stata violentata da) Poseidone in uno dei suoi templi[3][5][6]; secondo altre versioni ancora, Atena era avversa a Medusa perché quest'ultima aveva osato competere con lei in bellezza[4].
Va notato che alcuni autori riconoscono l'esistenza di una sola "Gorgone", non meglio identificata; Omero ad esempio la cita tra le ombre dell'Ade nell'Odissea[4], e nell'Iliade afferma che la testa della Gorgone è fissata sull'egida di Atena.
Uccisione
Pegaso e Crisaore nascono dal corpo di Medusa in un'illustrazione di Edward Burne-Jones
Il re di Serifo, Polidette, inviò Perseo a uccidere Medusa, pensando in tal modo liberarsi di lui per poterne sposare la madre, Danae. Perseo rintracciò le Graie, togliendo loro l'unico dente e l'unico occhio finché esse non gli indicarono la dimora delle ninfe dello Stige: queste ultime diedero all'eroe dei sandali alati e una kibisis (termine interpretato come "zaino", "sacca" o "tasca"), oltre all'elmo dell'invisibilità di Ade; da Ermes ricevette inoltre un falcetto adamantino[3][4][5][6][7]; secondo alcuni racconti, prima di partire per la missione venne inoltre condotto da Atena a Samo, dove la dea gli avrebbe mostrato tre simulacri delle Gorgoni perché imparasse a riconoscere Medusa dalle sue due sorelle[5]. Raggiunto quindi il luogo dove dimoravano le Gorgoni, le trovò che dormivano: con la mano guidata da Atena e guardandone il riflesso nello scudo per evitare di restare pietrificato, Perseo riuscì (secondo alcune tradizioni usando un harpe[8]), a decapitare Medusa: dalla ferita uscirono subito il cavallo alato Pegaso e il gigante Crisaore, i figli che la Gorgone aspettava da Poseidone[3][4][5][6][7].
Svegliatesi, le due sorelle di Medusa tentarono di inseguire Perseo ma questi, invisibile, riuscì a fuggire in groppa a Pegaso, portando con sé la testa della Gorgone in un sacco[3][4][7].
Dal sangue di Medusa, secondo alcune versioni, nacquero inoltre l'anfesibena[9] e il corallo (o "gorgonia", in greco gorgonion), quest'ultimo da alcune alghe pietrificate al contatto con la testa della gorgone[10].
Post-mortem
Perseo con la testa di Medusa, di Benvenuto Cellini (1545-54)
Perseo portò con sé la testa di Medusa, la quale non aveva perso il suo potere di pietrificare con lo sguardo, e la usò come arma contro numerosi altri avversari e nemici. Ad esempio, prima di tornare a Serifo Perseo passò in Africa (o nell'Esperia), dove incontrò Atlante che tentò di ucciderlo, visto che era figlio di Zeus (una profezia gli aveva infatti predetto che sarebbe caduto per mano di un figlio di Zeus); Perseo quindi lo mutò in pietra con la testa della gorgone, dando origine all'odierna catena montuosa dell'Atlante[6][7].
Usò poi la testa per pietrificare il mostro marino che minacciava Andromeda, principessa d'Etiopia (in altre versioni invece lo uccise con una spada), sposando poi la fanciulla[11]. Lo zio di lei Fineo, a cui era stata inizialmente promessa, fece irruzione nella sala delle nozze con un gran numero di seguaci per uccidere Perseo: questi dapprima uccise diversi assalitori con varie armi, poi eliminò i superstiti, tra cui Fineo, servendosi del capo della Gorgone[12][13]. In seguito Perseo usò la testa contro Preto, fratello di suo nonno Acrisio, che aveva scacciato lo stesso Acrisio dal trono di Argo[13].
Tornato a casa, impietrì Polidette, che voleva costringere Danae a sposarlo, e fece lo stesso coi suoi cortigiani[4][7][13]; infine secondo alcune versioni pietrificò anche il suo stesso nonno, Acrisio, che voleva impedirgli di passare nei suoi territori[13]. In seguito diede la testa ad Atena, che la pose al centro della sua egida[3][4]. Atena cedette successivamente ad Eracle parte dei capelli della Gorgone, aventi un effetto simile a quello dell'intera testa, chiusi in un'urna; l'eroe a sua volta la diede a Sterope, figlia di Cefeo[3].
Riguardo al resto del suo corpo, una tradizione ateniese sosteneva che sarebbe stato sepolto sotto l'agorà[3].
Interpretazioni
Alcuni autori hanno tentato di razionalizzare il mito di Medusa. Pausania, ad esempio, nella Periegesi della Grecia, afferma che Medusa sarebbe stata la regina delle popolazioni che vivevano intorno al lago Tritone, succeduta a suo padre Forco dopo la morte di questi; alla loro guida andava a caccia e in battaglia. In una di queste occasioni, mentre era accampata contro le truppe di Perseo, sarebbe stata assassinata nottetempo. Perseo, ammirandone la bellezza, avrebbe portato con sé la sua testa per mostrarla ai greci[3]. Anche Diodoro Siculo tenta una spiegazione razionale, affermando che le Gorgoni sarebbero state in realtà membri di una razza di donne guerriere abitanti della Libia, contro cui Perseo sarebbe andato in guerra[3].Influenze nell'arte, nella cultura e nella cultura di massa
![]() | Lo stesso argomento in dettaglio: Gorgoneion. |
Fra i molti dipinti in cui è rappresentata, particolarmente noti sono Scudo con testa di Medusa di Caravaggio (1590 circa) e La Medusa di Pieter Paul Rubens (1618 circa); piuttosto note sono le sculture Perseo con la testa di Medusa, di Benvenuto Cellini (1545-1554) e Busto di Medusa di Gian Lorenzo Bernini (1630).
- La testa di Medusa
- Anonimo fiammingo, olio su tavola, 16° secolo, Galleria degli Uffizi.
- Michelangelo Merisi da Caravaggio, Scudo con testa di Medusa, olio su tela, tra il 1595 e il 1598, Galleria degli Uffizi.
- Pieter Paul Rubens, Medusa, olio su tela, 1617-1618
Il personaggio è inoltre ricorrente nella cultura di massa, dove frequentemente Medusa (oppure una o più "meduse" intese come razza di creature) appare come antagonista in romanzi, film, serie animate, giochi di ruolo e videogiochi, soprattutto di ambito fantasy, anche senza collegamenti con l'originale contesto mitologico e anche cambiandone l'aspetto (ad esempio, rappresentandola con una coda di serpente al posto delle gambe o l'aspetto di un rettile).
A Medusa sono intitolate le Medusae Fossae su Marte[14].
Cinema : STAR WARS: L'ASCESA DI SKYWALKER (atto finale)
L'imperatore Palpatine "resuscita" dalla morte e torna per vendicarsi.
TRAMA STAR WARS: L'ASCESA DI SKYWALKER
Star Wars: L'ascesa di Skywalker, film diretto da J.J. Abrams, è il terzo capitolo della nuova trilogia di Guerre Stellari ed è l'episodio finale epico dell'epopea su Skywalker. Un anno dopo gli eventi del precedente film, Gli ultimi Jedi, la Resistenza sopravvissuta o quello che ne rimane affronta ancora una volta il Primo Ordine. Dopo che la Resistenza è stata decimata dal Primo Ordine, si tentano nuove alleanze: per questo vediamo per la prima volta Finn (John Boyega), Poe (Oscar Isaac) e Rey uniti per combattere fianco a fianco. Dal passato tornano nuove minacce, come Palpatine (Ian McDiarmid), il cui trono si erge minaccioso nel trailer, circondato dai ghiacci. Non si sa però quale sia la forma che l'Imperatore prenderà in questo film.Al tempo stesso l'antica battaglia tra Jedi e Sith sembra aver raggiunto l'apice, mettendo un punto definitivo alla saga di Skywalker. Il film permetterà di scoprire di più anche sul passato di Rey (Daisy Ridley), l'eroina della nuova trilogia che sembra aver definitamente abbracciato il Lato Chiaro della Resistenza, e quindi sull'identità dei genitori, che secondo i capitoli precedenti l'hanno abbandonata in tenera età.
Sarà proprio lo scontro tra Rey e Kylo Ren (Adam Driver) il motore su cui ruoterà il film e ne abbiamo un assaggio già nel trailer, dove in una scena i due si affrontano sotto la pioggia su quella che sembra la carcassa di una seconda Morte Nera distrutta. Ma non stupirebbe un'alleanza tra Rey e Kylo Ren.
I fan della saga sono stati colpiti in particolare da una frase del trailer, quella di C-3PO che lascia presagire un addio definitivo del robot, sebbene sia sempre stato di temperamento molto pessimista.
https://www.comingsoon.it/film/star-wars-l-ascesa-di-skywalker/53062/scheda/
21/12/2019
Iscriviti a:
Post (Atom)