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28/08/2021

Scotland the brave (La coraggiosa Scozia) - Andre rieu

Lord of the Dance : Musical irlandese (Michael Flatley)

Lord of the Dance è un musical basato sulla tradizionale danza irlandese, famosa per i rapidi movimenti delle gambe mentre il corpo e le braccia vengono mantenuti per lo più fermi.

Lord of the Dance nasce da un'idea di Michael Flatley, già protagonista di Riverdance, show che aveva abbandonato per divergenze sulla produzione.

La storia trae ispirazione essenzialmente dal folklore irlandese e da alcuni passi biblici e narra la lotta tra il protagonista eponimo e il malvagio Don Dorcha. Sullo sfondo la contesa fra Morrighan la tentatrice e Saorsie, lo spirito d'Irlanda, per l'amore del signore della danza.

Dopo circa sei mesi di preparazione, Lord of the Dance ha esordito presso il Point Theatre di Dublino il 27 giugno del 1996. Lo show ha avuto fino a 4 troupe impegnate in tutto il mondo. Nel tempo, diversi fra i più importanti danzatori si sono alternati nello show. Attualmente le troupe attive sono due, una concentrata sull'America ed una sull'Europa. Nel 2010 per un tour speciale (e per il lancio del DVD in 3D) Flatley e Bernadette Flynn sono tornati eccezionalmente a calcare il palco dello spettacolo.

15/08/2021

Patrizia Panico, la nuova allenatrice della Fiorentina Women

 it.wikipedia.org

Patrizia Panico 

32-42 minutes

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.


Patrizia Panico 2327.jpg

Patrizia Panico con la tenuta della Lazio CF
NazionalitàItalia Italia
Altezza164[1] cm
Peso57[1] kg
Calcio Football pictogram.svg
RuoloAllenatrice (ex Attaccante)
SquadraFiorentina Fiorentina
Termine carriera2016 - giocatrice
Carriera
Giovanili
1988-1991Giallo e Nero.svg Borussia
1991-1993Giallo e Nero.svg Valmontone
Squadre di club1
1993-1996Lazio CF Lazio CF71 (32)
1996-1997→ Torino Torino30 (32)
1997-1998Modena Modena28 (29)
1998-2003Enterprise Lazio Enterprise Lazio209 (191)
2003-2004ACF Milan ACF Milan22 (5)
2004-2006Torino Torino44 (56)
2006-2009Bardolino Verona Bardolino Verona62 (73)
2009-2010Torres Torres22 (17)
2010→ Sky Blue Sky Blue10 (0)
2010-2014Torres Torres134 (175)
2014-2015AGSM Verona AGSM Verona25 (34)
2015-2016Fiorentina Fiorentina21 (20)
Nazionale
1996-2014Italia Italia204 (110)
Carriera da allenatore
2017-2018Italia Italia U-16Maschile, Vice
2018-2021Italia Italia U-15Maschile
2020-2021Italia Italia U-21Maschile, Vice
2021-Fiorentina FiorentinaFemminile
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
Statistiche aggiornate al 2 luglio 2021
Modifica dati su Wikidata · Manuale

«Ho ammirato Ševčenko e Pato. E ho cercato di rubare qualcosa a Gazzoli. Come ovviamente rubo anche a Patrizia Panico... infinita, impossibile copiarla»

(Melania Gabbiadini[2])

Patrizia Panico (Roma8 febbraio 1975) è un'allenatrice di calcio ed ex calciatrice italiana, di ruolo attaccante, tecnico della Fiorentina.

Grazie alle sue doti tecniche e risultati ottenuti, è divenuta l'emblema del calcio femminile in Italia raccogliendo il testimone da Carolina Morace. Ha vinto quattordici volte il titolo di capocannoniere della Serie A, in aggiunta al titolo di capocannoniere nella Champions League femminile 2007-2008, superando proprio la stessa Morace, ferma a 12; ha marcato quasi seicento reti, in più di cinquecento incontri, con le maglie di Lazio CFTorinoModenaACF MilanBardolino Verona/AGSM VeronaTorres e Fiorentina.

Ha vinto 23 titoli di club ripartiti in 10 scudetti, 5 Coppe Italia e 8 Supercoppe italiane.

Detiene i record di presenze (204) e di reti (110) nella nazionale italiana, con cui ha vinto l'argento al campionato europeo di Norvegia e Svezia del 1997 e ha preso parte alla fase finale del campionato mondiale degli Stati Uniti del 1999.

Ritiratasi nel 2016, è stata assistente tecnico della nazionale italiana Under-16 maschile prima di divenire ct della nazionale italiana Under-15 maschile: è la prima donna ad allenare una rappresentativa maschile italiana.

Carriera

Giocatrice

Gli inizi

Appassionata di calcio fin da piccola,[3] come sua sorella maggiore Sabrina[4], all'età di 13 anni entrò nelle giovanili del Borussia, formazione all'epoca di serie C della periferia sudorientale romana (Grotte Celoni), con cui si mise in luce come attaccante. Grazie alle sue doti tecniche in un paio di stagioni fu in serie B al Valmontone.

L'approdo alla Lazio e l'esordio in Nazionale

A 19 anni entrò nella Lazio CF con cui esordì in serie A. Causa esubero nel ruolo di attaccante, tuttavia, trascorse una stagione in prestito al Torino, nel 1995-96, stagione in cui giunsero 32 goal in campionato e la convocazione in nazionale maggiore dall'allora C.T. Sergio Guenza: l'8 aprile 1996 a Venezia Panico esordì in azzurro contro il Portogallo marcando il primo goal italiano e il suo primo personale dopo appena cinque minuti di gioco.

Modena

Con il passaggio al Modena, nel 1997, corona il sogno di giocare in coppia con Carolina Morace, una delle più forti calciatrici italiane di tutti i tempi, dalla quale erediterà il ruolo di icona del calcio femminile nostrano. Con i colori del Modena Amadio vince scudetto e Supercoppa.

Il ritorno alla Lazio e i mondiali statunitensi

Nel 1998 torna a vestire la maglia della Lazio, che le regala la gioia di un altro scudetto (nel 2003), di due Coppe Italia (nel 1999 e nel 2003) e di quattro titoli consecutivi della classifica cannonieri. La staffetta tra i diversi commissari tecnici che si susseguono alla guida della nazionale (GuenzaVattaFacchinRecagni e Morace) non scalfiscono il suo legame con la rappresentativa azzurra, della quale diviene ben presto capitano. Nel 1999 prende parte alla spedizione azzurra che negli Stati Uniti disputa la fase finale dei Mondiali. L'Italia pareggia con la Germania, perde con il Brasile e batte il Messico, ma torna a casa già dopo il primo turno. Per lei c'è solo la gioia di due gol (sui tre realizzati dalla formazione azzurra).

La crisi della Lazio: la rottura e il passaggio al Milan

Tra il 2003 e il 2004 la Lazio - in quel periodo denominata Ad Decimum Lazio - paga con una grave crisi finanziaria i successi sportivi degli anni precedenti. Nel dicembre 2003 la dirigenza biancoceleste svincola a sorpresa 12 giocatrici della prima squadra e si affida all'organico della formazione Primavera[5]. La Panico, vittima del taglio assieme ad altri elementi della nazionale, resta senza squadra. Medita il ritiro dall'attività agonistica[6], ma poi decide di accasarsi al Milan, dove conclude la stagione senza primeggiare tra i bomber del campionato.

La seconda esperienza nel Torino

Nell'estate 2004 torna al Torino, dove al termine della stagione 2004-2005 si riprende il titolo di capocannoniere della Serie A, un primato condiviso con Valentina Boni del Bardolino Verona. Le 32 reti della Panico non bastano però alla formazione granata per conquistare il campionato, con la Scudetto vinto dal Bardolino Verona davanti alla Torres. Lo stesso scenario si ripete nella stagione successiva; Panico chiude la stagione con 24 reti, maggiore realizzatrice in campionato, di due nuovamente davanti a Boni e di dieci davanti alla seconda marcatrice del Torino, Maria Ilaria Pasqui,[7] tuttavia l'apporto dell'attaccante romana non permette alla sua squadra che di terminare al terzo posto con 46 punti, a 10 dalla capolista Fiammamonza al suo primo titolo nazionale.

I successi con il Bardolino

Solo con l'approdo al Bardolino - nella stagione 2006-2007 - torna a vincere lo Scudetto, il terzo della sua carriera, che viene condito da una Coppa Italia e dall'immancabile successo nella classifica cannonieri. Nel 2007-08 il Bardolino, trascinato dai gol del terzetto Boni-Gabbiadini-Panico, si conferma in Italia per il secondo anno consecutivo (vincendo anche la Supercoppa italiana) e guadagna spessore in campo continentale raggiungendo le semifinali della UEFA Women's Cup, la Champions League al femminile, dove addirittura si laurea capocannoniere con nove realizzazioni, ex aequo con l'ucraina Vira Djatel e con l'islandese Margrét Lára Viðarsdóttir. Il sogno europeo della formazione veronese si spegne solo davanti ai gol del Francoforte di Birgit Prinz. Per la Panico, che in campionato vince l'ottavo titolo di capocannoniere, questa rimane comunque la migliore esperienza europea della carriera[8].

La qualificazione all'Europeo. Il passaggio alla Torres e i trionfi sardi

Nell'ottobre 2008 due sue reti sono decisive nel doppio confronto tra la nazionale italiana e quella ceca (entrambi vinti, il primo per 1-0 e il secondo per 2-1) e permettono l'accesso all'Europeo 2009. Vince il suo quinto scudetto trionfando ancora con il Bardolino, che lascia alla fine della stagione 2008-09 per passare alla Torres[9] con cui vince due scudetti di fila: 2009-2010 e 2010-2011 (7º personale, 5º consecutivo), due Supercoppe italiane (2009 e 2010), la Coppa Italia 2010-2011 e il titolo di capocannoniere nel campionato di serie A 2010-2011[10].

Durante l'estate del 2010 ha giocato negli Stati Uniti d'America indossando la maglia delle Sky Blue[11]. Dal 2007 al 2011 ha vinto cinque campionati di fila (tre con il Bardolino e due con la Sassari Torres). In due campionati (2009-2010 e 2010-2011) giocati con la maglia della Torres, ha disputato 44 partite segnando 43 reti. Nel 2011 ha vinto il suo decimo titolo di capocannoniere della serie A negli ultimi 13 anni (nel 2004-2005 a pari merito con Valentina Boni). Il 1º luglio 2011 rinnova per un altro anno il suo contratto con la Torres[12].

Il ritorno a Verona

Nell'estate 2014 Panico ritiene conclusa l'esperienza con le isolane e decide di sottoscrivere un contratto con l'AGSM Verona, erede del Bardolino Verona, società veronese con cui giocò dal 2006 al 2009. Alla sua stagione di ritorno con la maglia gialloblu, la 2014-2015, contribuisce a fare raggiungere alla società posizioni di vertice nella classifica fin dalle prime giornate di campionato, grazie anche alla sua capacità di realizzazione, al termine del quale conquista il suo decimo scudetto personale e il titolo di campione d'Italia, siglando 34 reti in 25 incontri ottenendo così anche il titolo di capocannoniere del torneo, ritoccando a quattordici il record personale.

Il trasferimento alla Fiorentina Women's

Nell'agosto 2015 si trasferisce alla Fiorentina Women's[13], nuova realtà del calcio cittadino e istituita come sezione femminile dell'omonimo club maschile. Alla sua stagione d'esordio Panico viene utilizzata dal tecnico Sauro Fattori in 21 dei 22 incontri giocati in campionato, contribuendo, grazie anche alle 20 reti siglate, migliore realizzatrice della squadra ma solo al quarto posto in campionato, a fare rimanere la Fiorentina nelle parti alte della classifica di Serie A 2015-2016, a tratti anche al primo posto, e sfiorare l'accesso alla UEFA Women's Champions League, sfumata all'ultima giornata, terminando al terzo posto dietro alle campionesse del Brescia e all'AGSM Verona. In Coppa Italia il percorso invece si interrompe già agli Ottavi di finale per opera del San Zaccaria. Nel torneo Panico realizza le sue uniche reti, una doppietta, al Castelfranco, nell'incontro della prima fase eliminatoria.[14]

Il 16 febbraio 2016 in occasione della presentazione della finale della Champions League 2016 a Reggio Emilia Patrizia Panico (204 presenze e 110 reti in Nazionale) è stata nominata dalla UEFA testimonial della Finale 2016[15]. A fine anno, dopo avere collezionato 21 presenze e 20 gol, si ritira dal calcio giocato[16].

Allenatrice

Dal 2016 è assistente allenatrice di Daniele Zoratto alla guida dell'Italia U-16 maschile[17]; il 22 marzo 2017, complice l'assenza di Zoratto che doveva seguire un incontro della Under-19, Panico guidò la sua prima partita a Verona contro i pari età della Germania[18].

A giugno 2017, presso il Centro tecnico FIGC di Coverciano, ha intrapreso il corso per allenatori professionisti di 2ª categoria UEFA A per abilitazione alla guida di prime squadre fino alla Lega Pro e qualsiasi squadra giovanile, nonché l'abilitazione di allenatore in 2ª in serie A e B[19]. Il 7 settembre seguente supera con esito positivo l'esame di fine corso.[20]

Il 2 luglio 2021 diventa la nuova allenatrice della Fiorentina, con cui firma un biennale.[21]


Palmarès

Giocatrice

Club

Modena: 1997-1998
Lazio: 2001-2002
Bardolino Verona/AGSM Verona: 2006-20072007-20082008-20092014-2015
Torres: 2009-20102010-20112011-20122012-2013
Lazio: 1998-19992002-2003
Bardolino: 2006-20072008-2009
Torres: 2010-2011
Modena: 1998
Bardolino: 20072008
Torres: 20092010201120122013

Individuale

2015[22]
1998-1999 (51 reti)1999-2000 (41 reti)2000-2001 (41 reti)2001-2002 (47 reti)2004-2005 (32 reti)2005-2006 (24 reti)2006-2007 (21 reti)2007-2008 (27 reti)2008-2009 (23 reti)2010-2011 (25 reti)2011-2012 (29 reti)2012-2013 (35 reti)2013-2014 (43 reti)2014-2015 (34 reti)

10/08/2021

TOKYO 2021 : Record di medaglie e Olimpiadi che rimarranno nella storia

Sono finite le Olimpiadi e, sinceramente, se mi avessero detto che avremmo vinto 40 medaglie non ci avrei creduto. Questi Giochi Olimpici rimarranno alla storia. Basta guardare la classifica. 
Ci siamo piazzati al 10° posto nel mondo dietro a tutte le super potenze sportive ottenendo il record storico. Grande merito alle nostre ragazze.

MYSTERIUM



www.fanpage.it

L’Italia a 40 medaglie alle Olimpiadi, è record: il medagliere aggiornato

A cura di Alessio Pediglieri
5-7 minutes

L’Italia ha superato il record storico di medaglie olimpiche: a Tokyo 2020 il medagliere italiano conta 40 podi tra oro, argento e bronzo. Superato il record di Roma 1960 e Los Angeles 1932. Ecco Il medagliere finale delle Olimpiadi di Tokyo 2021 con la classifica Paese per Paese: l’Italia chiude decima.

Con le medaglie d'oro della staffetta 4×100 di Jacobs e Tortu nell'atletica, di Antonella Palmisano nella marcia 2o km e di Luigi Busà nel karate, l'Italia ha superato il record storico di medaglie alle Olimpiadi, fermo alle 36 di Roma 1960 e di Los Angeles 1932: concludiamo i Giochi di Tokyo a quota 40, grazie all'impresa delle farfalle azzurre nella Ginnastica Ritmica nell'ultimo giorno di competizioni. Un'Italia che sembrava partita in sordina, e che invece ha scalato la classifica del medagliere, stupendo gli spettatori e appassionandoli alle gare delle Olimpiadi.

Ecco tutte le medaglie dell'Italia alle Olimpiadi di Tokyo 2020:

Medaglie d'oro Italia alle Olimpiadi

Medaglie d'argento

  • Luigi Samele (scherma, sciabola)
  • Alessandro Miressi, Thomas Ceccon, Lorenzo Zazzeri e Manuel Frigo (nuoto, 4×100 stile libero)
  • Diana Bacosi (tiro a volo, skeet)
  • Daniele Garozzo (scherma, fioretto)
  • Giorgia Bordignon (sollevamento pesi, 64 kg)
  • Aldo Montano, Luca Curatoli, Enrico Berrè e Gigi Samele (sciabola a squadre)
  • Gregorio Paltrinieri (nuoto, 800 stile libero)
  • Mauro Nespoli (tiro con l'arco)
  • Vanessa Ferrari (ginnastica artistica, corpo libero)
  • Manfredi Rizza (canoa, K1)

Medaglie di bronzo

  • Elisa Longo Borghini (ciclismo su strada, prova in linea)
  • Odette Giuffrida (judo, -52 kg)
  • Mirko Zanni (sollevamento pesi, 67 kg)
  • Nicolò Martinenghi (nuoto, 100 rana)
  • Maria Centracchio (judo, -63 kg)
  • Rossella Fiamingo, Federica Isola, Mara Navarria, Alberta Santuccio (scherma, spada a squadre)
  • Federico Burdisso (nuoto, 200 farfalla)
  • Matteo Castaldo, Marco Di Costanzo, Matteo Lodo e Giuseppe Vicino (canottaggio, 4 senza)
  • Stefano Oppo e Pietro Willy Ruta (canottaggio, doppio pesi leggeri)
  • Martina Batini, Erika Cipressa, Arianna Errigo e Alice Volpi (scherma, fioretto a squadre)
  • Lucilla Boari (tiro con l'arco)
  • Simona Quadarella (nuoto, 800 stile libero)
  • Irma Testa (boxe, pesi piuma)
  • Antonino Pizzolato  (sollevamento pesi, -81 kg)
  • Thomas Ceccon, Nicolò Martinenghi, Federico Burdisso e Alessandro Miressi (nuoto, 4×100 misti)
  • Gregorio Paltrinieri (nuoto, 10 km acque libere)
  • Elia Viviani (ciclismo su pista, omnium)
  • Viviana Bottaro (karate, kata)
  • Abraham Conyedo (lotta libera, 97 kg)
  • Alessia Maurelli, Martina Centofanti, Agnese Duranti, Martina Santandrea, Daniela Mogurean (Ginnastica Ritmica)

Olimpiadi 2021, il medagliere aggiornato di Tokyo e la classifica

La Top 10 del medagliere delle Olimpiadi, con le prime posizioni della classifica di medaglie vinte dai paesi partecipanti ai Giochi Olimpici di Tokyo:

  • Stati Uniti 39 oro, 41 argento, 33 bronzo (113 totali)
  • Cina 38, 32, 18 (88)
  • Giappone 27, 14, 17 (58)
  • Gran Bretagna 22, 21, 22 (65)
  • Russia (ROC) 20, 28, 23 (71)
  • Australia 17, 7, 22 (46)
  • Olanda 10, 12, 14 (36)
  • Francia 10, 12, 11 (33)
  • Germania 10, 11, 16 (37)
  • Italia 10, 10, 20 (40)

Un omaggio alle 40 medaglie vinte dagli atleti italiani ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020. 10 ori, 10 argenti e 20 bronzi, record assoluto per l'Italia alle Oimpiadi, superato il precedente primato di 36, stabilito a Los Angeles 1932 e Roma 1960. Le medaglie sono inserite in ordine cronologico di vittoria, dalla prima all'ultima, quella delle farfalle della ritmica.

07/08/2021

Olimpiadi di Tokyo : grazie alle nostre ragazze che ci hanno fatto onore



L'Olimpiade italiana parla al femminile: 4 medaglie senza precedenti e tante conferme


I Giochi giapponesi saranno ricordati per tanti exploit al femminile della delegazione italiana. 

Sono già quattro le medaglie raggiunte per la prima volta dalle atlete azzurre: un oro nel canottaggio ottenuto da Federica Cesarini e Valentina Rodini, un argento nel sollevamento pesi grazie all’impresa di Giorgia Bordignon, il bronzo di Lucilla Boari nel tiro con l’arco e un metallo ancora da stabilire nella boxe per Irma Testa, che domani sarà impegnata in semifinale. 

A queste imprese si aggiungono le conferme di Odette Giuffrida nel judo, di Elisa Longo Borghini nel ciclismo e di Diana Bacosi nello skeet, già sul podio a Rio nel 2016. La più grande sorpresa è stata probabilmente il bronzo della judoka Maria Centracchio, qualificata con l’ultimo posto utile nel ranking ma capace di sovvertire tutti i pronostici. 


A cura di Francesco Cofano