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24/03/2019

FINALMENTE !


Le astronaute Nicole Aunapu Mann, Anne McClain, Jessica Meir e Christina Hammock Koch fotografate da Glamour al Johnson Space Center di Houston
 
 
focus.it

E se il primo uomo su Marte fosse una donna?

Potrebbe essere una donna il primo astronauta a mettere piede su Marte, al cinquanta per cento di possibilità. Per la prima volta, infatti, tra le nuove reclute della NASA, la metà esatta è di sesso femminile.
Dei 6.100 candidati della classe del 2013, solo otto hanno superato la selezione, durata 18 mesi, e per la prima volta il rapporto tra maschi e femmine e di uno a uno (“scelti non in base al sesso, ma perché i più qualificati”, sottolineò al momento dell'annuncio Janet Kavandi, direttore del Glenn Reserch Center della NASA).
Ora le aspiranti astronaute - Cristina Hammock, Nicole Mann, Anne McCLain, e Jessica Meir -  si stanno sottoponendo con i loro colleghi a due anni di intenso addestramento, prima di aggiungersi ai 46 oggi ufficialmente attivi alla NASA.


Gli 8 candidati astronauti della selezione del 2013 (a oggi, 2016, l'ultima completata dalla Nasa). 4 donne e 4 maschi; 6 militari e 2 civili (entrambe donne). Età tra i 34 e i 39 anni. Le biografie | NAsa

Un bel passo avanti dal 1978, quando la NASA annunciò di aver reclutato la prima donna, Sally Ride. E ancora di più da quando, nel 1962, a una donna che avrebbe voluto indossare la tuta spaziale, la NASA aveva risposto con queste parole (vedi foto della lettera): «non abbiamo programmi che riguardino donne astronaute e non prevediamo piani simili per il futuro». Invece, a lasciare la prima impronta sul Pianeta Rosso, potrebbe ben essere un piede femminile.

16/03/2019

NON IN MIO NOME!









Come condannai, tempo fa, l'ISIS che minacciava di essere oramai a Sud di Roma, CONDANNO ANCHE QUESTA VOLTA QUESTO SCELLERATO SPARGIMENTO DI SANGUE.

NO AL TERRORISMO VERSO QUALSIASI RELIGIONE.

NO AL RAZZISNO.

NO ALLA BUFFONATA DELLA SUPREMAZIA DELLA RAZZA BIANCA. NON IN MIO NOME!

Spero che questo “tizio” venga condannato all'ergastolo, la pena più atroce.

MYSTERIUM


ansa.it

Nuova Zelanda: spari moschee, 4 arresti 

Agenzia ANSA
(ANSA) - WELLINGTON, 15 MAR - La polizia neozelandese rende noto di aver preso in custodia tre uomini e una donna in merito alle sparatorie avvenute oggi in due moschee della città di Christchurch.
    Un uomo ha rivendicato la responsabilità degli attacchi lasciando un manifesto anti-immigrati di 74 pagine in cui ha spiegato chi è e il motivo delle sue azioni, che definisce un attacco terroristico. Non è chiaro se si tratti di una delle persone già presa in custodia dalle autorità neozelandesi.
    L'uomo dice di essere un australiano bianco di 28 anni che è venuto in Nuova Zelanda solo per pianificare e addestrarsi all'attacco. Ha detto di non essere membro di nessuna organizzazione, ma di aver fatto donazioni e interagito con molti gruppi nazionalisti, sebbene abbia agito da solo e nessun gruppo abbia ordinato l'attacco. Ha aggiunto di aver scelto la Nuova Zelanda a causa della sua posizione, per dimostrare che anche le parti più remote del mondo non sono esenti da "immigrazione di massa".



 

   
it.wikipedia.org

Potere bianco




Locandina del film Nascita di una nazione, che molti considerano apologetico nei confronti della supremazia bianca

Il potere bianco ("white power"), chiamato anche supremazia bianca e suprematismo bianco è un movimento ideologico, basato sull'idea generale che gli uomini bianchi siano superiori agli altri gruppi razziali. Il termine è talvolta utilizzato per descrivere l'influenza che hanno personalità bianche nella scena politica e sociale globale.[1]
Il movimento sposa ideologie come il supremazismo, il razzismo, l'identitarismo, il razzialismo e l'etnocentrismo, volte all'egemonia della "razza bianca" su quella nera e sulle altre. Altri argomenti correlati al potere bianco sono la segregazione razziale, il nazionalismo bianco, l'antisemitismo (con gli ebrei che non sono ritenuti veri "bianchi"), l'arianismo, il pregiudizio e la discriminazione contro le persone di colore.

Storia

I primi movimenti ideologici riguardanti il potere bianco sorsero negli Stati Uniti prima della guerra civile, quando nacquero vere e proprie associazioni che promuovevano la supremazia dell'uomo bianco. Movimenti di spicco come il Ku Klux Klan rimasero integri e influenti anche dopo alcuni decenni dalla Ricostruzione. Nella seconda parte del XX secolo, negli Stati Uniti ebbe rilevanza il disenfranchised, ovvero il dare lavoro, sussidio e casa prima alle persone bianche e poi a ispanici e afroamericani. In Canada, sono invece considerati un ostacolo al progresso gli autoctoni First Nations, discendenti degli indiani d'America.
Questo movimento trovò spazio anche in Europa, in particolare in Germania e in Inghilterra, ma anche in Australia e Sudafrica. In Europa, la corrente ideologica fu oggetto di romanzi e saggi negli anni precedenti alla grande guerra. Autori come Joseph-Arthur de Gobineau, Houston Stewart Chamberlain stesero alcuni scritti riguardanti la supremazia della razza ariana


Un manifesto razzista che mostra le differenze morfologiche tra un uomo bianco e uno di colore

Durante gli anni venti, personaggi come Benito Mussolini, Adolf Hitler e Joseph Goebbels promulgarono le loro tesi circa la superiorità fisica e mentale dei bianchi. Mussolini influì sulla politica della Germania nazista, arrivando poi a promulgare le "Leggi razziali". Nel frattempo Hitler, incitando le masse col suo pensiero fortemente nazionalista fece del razzismo la base della sua politica, sino a essere eletto Führer nel 1933. La propaganda della razza ariana e l'escalation di violenza portò alla Shoah, l'evento più tragico per l'Europa del XX secolo.
Fenomeno ben più longevo è stato l'Apartheid in Sudafrica, nato nel 1948 e cessato nel 1990. Il movimento politico è consistito nel segregare la popolazione nera in zone circoscritte dette bantustan, lasciando i bianchi e gli afrikaner a governare il paese.

Movimenti ideologici legati al potere bianco

Nordicismo e Arianismo

Le ideologie note come Nordicismo e Germanismo presuppongono che i popoli del Nord Europa siano superiori alle altre etnie presenti nel continente europeo. I popoli nativi dell'Europa centrale e meridionale sono considerati inferiori, in quanto la loro pelle "diversa" e le loro culture sono differenti. Il primo libro a trattare l'argomento è stato The Passing of the Great Race, scritto dal conservatore ed eugenetista Madison Grant nel 1916. Gli argomenti trattano della "purezza di sangue" delle persone native del Nord Europa, e di come la corporatura robusta, i capelli biondi e gli occhi azzurri siano la prova che differenzia gli ariani dagli europei.

Panarianismo

Una variante dell'arianismo, è il Panarianismo, ovvero l'ideologia che accetta come europee anche le etnie natie dell'Europa meridionale, del Nord Africa, del Caucaso e del Medio Oriente. I panarianisti accettano come "bianchi" anche i nativi della Turchia, del Libano, della Siria e dell'antica Persia. È invece discussa la possibilità di inserire nel Panarianismo anche gli indiani e i pakistani.
Un libro sul panarianismo è stato redatto nel 1904 dal servizio civile britannico, in cui vengono classificate per ordine di purezza le popolazioni europee: al primo posto si posizionano gli scandinavi e i tedeschi, mentre gli italiani e gli spagnoli vengono posti dopo i berberi e gli afghani.[2]

Movimenti religiosi

Movimenti religiosi legati al potere bianco sono prettamente di matrice neonazista e fondamentalista

Una dottrina culturale che nel suo estremo si sposa con ideologie quali il razzialismo e il fanatismo religioso è l'identità cristiana, ovvero il movimento che esalta la cultura storica e religiosa del Cristianesimo approcciando per un eurocentrismo molto stretto. Gli estremisti che si riferiscono a questa realtà identitaria sono considerati eretici dai principali ordini della chiesa cattolica.
Un altro gruppo è il Ku Klux Klan, i cui membri protestanti rivendicano la supremazia del popolo bianco, e più in particolare della razza ariana. Neoreligioni che si sono identificate col tema della supremazia del popolo ariano-nordico sono alcuni gruppi Ásatrú legati all'antica religione etena come l'Irminismo e il Wotanismo.

Gruppi contemporanei

Nel tempo i gruppi che hanno promosso il potere bianco sono diminuiti, ma tuttora sussistono gruppi e associazioni nell'Europa centro-settentrionale, Russia, Nord America, Sudafrica, Australia e Regno Unito. In molti di questi paesi, sono punibili penalmente crimini razziali e azioni discriminatorie.

Australia

Gli australiani aborigeni sono stati oggetto di discriminazione dall'inizio della colonizzazione dell'isola da parte dell'Impero britannico.

Italia

In Italia esistono ancora alcuni movimenti legati a questa "ideologia", soprattutto partiti od organizzazioni attive nell'ultradestra. Ad esempio era attivo, soprattutto in rete con un apposito forum, il movimento razzista suprematista bianco "Stormfront", che sosteneva anche l'antisemitismo e, anche se non ufficialmente, simpatizzava per il neonazismo. È la diramazione di un movimento di origine statunitense, creato da Don Black, ex leader del Ku Klux Klan.

Regno Unito

Il movimento skinhead sorto alla fine degli anni sessanta in alcune frange appoggiò l'ideologia del potere bianco, facendo sorgere gruppi musicali dichiaratamente razzisti come il White Power Skinhead, il Rock Against Communism e gli Skrewdriver. In città come Londra e Manchester, baby gang formate da ragazzi anglicani e musulmani danno vita a guerriglie per contendersi interi quartieri.[3] Dal 2006 al 2008, sono stati più di cento gli omicidi a sfondo razziale da entrambe le parti.

Russia

Con la caduta dell'Unione Sovietica, l'immigrazione in Russia proveniente dai paesi africani e asiatici è aumentata notevolmente, provocando un aumento seppur lieve di atti criminali. Dagli anni 2000, episodi di discriminazione e omicidi a sfondo razziale sono aumentati del 33%. Nelle metropoli di Mosca e San Pietroburgo, numerosi gruppi di skinhead promuovono il potere bianco, e anche minorenni si rendono complici di omicidi.[4][5] Gli omicidi a sfondo razziale vengono giudicati come hooliganismo, e non si sono riscontrate pene superiori ai 10 anni. Secondo un rapporto del 2006 di Amnesty International, nel 2004 si sono verificati poco più di 300 crimini razziali, mentre nel 2005 all'incirca 400.[4][6] Partiti come l'Unità nazionale russa e il Movimento contro l'immigrazione clandestina interagiscono spesso e volentieri con movimenti neonazisti e di supremazia bianca quali lo Schultz 88 e la Ronda bianca.[4]

Stati Uniti

La discriminazione avviene principalmente contro i neri, i latinoamericani e gli asiatici; in passato anche gli italiani meridionali ne furono vittima. I principali gruppi del potere bianco sono il Ku Klux Klan e il Partito Nazista Americano.

Personalità rilevanti nel potere bianco