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01/02/2022

Navi da guerra russe davanti alla Sicilia, incomincia il casino

 navi russe Sicilia, guerra

  La strategia navale russa - Difesa Online
 
 
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Cosa ci fanno le navi russe davanti alla Sicilia e perché si evoca la crisi Ucraina

Eugenio Palazzini

Roma, 31 gen – Navi da guerra russe – sei per l’esattezza – avrebbero varcato lo stretto di Gibilterra e starebbero attraversando il Canale di Sicilia. Obiettivo? Secondo Repubblica, la flotta di Mosca punta in direzione della Crimea e dunque intende giungere nella penisola affacciata sul Mar Nero per rafforzare il contingente russo in vista di un possibile attacco all’Ucraina.

Cosa ci fanno davvero le navi russe nel Canale di Sicilia

E’ una ricostruzione che al momento ci sembra piuttosto fantasiosa, perché per arrivare in Crimea le navi russe dovrebbero attraversare il Mar di Marmara e inserirsi nel Bosforo, con tanto di lasciapassare della Turchia. Quest’ultima è come noto Paese membro della Nato, dunque non sembra propriamente agevole il percorso della flotta russa. Cosa ci fanno allora le navi di Mosca al largo delle coste siciliane? Ipotizziamo, perché non abbiamo elementi per affermarlo con certezza. E’ possibile che si tratti di una delle tante esercitazioni annunciate dieci giorni fa dalla Marina di Mosca in tutti i mari di competenza delle sue flotte: Atlantico, Pacifico, Artico e appunto Mediterraneo.

Nel Mare nostrum la Russia ha una sola base navale, a Tartus, in Siria. Installazione peraltro che consente alle navi da guerra russe di evitare il rientro nel Mar Nero per la manutenzione. E’ quindi verosimile che le sei navi in questione siano arrivate nel Mediterraneo dal Mare di Barents e si dirigano verso le coste siriane. Non a caso la scorsa settimana diverse navi russe sono entrate proprio nel Mare di Barents, ufficialmente per proteggere la rotta di navigazione artica, ovvero la “Northern Sea Route”.

Alta tensione con la Nato

Il problema adesso è che la Flotta del Baltico di Mosca sta incrociando, al largo della Sicilia, navi da guerra della Nato. Tra queste vi sarebbe un incrociatore degli Stati Uniti, oltre a unità britanniche, francesi, tedesche e spagnole. Allo stesso tempo al largo della Calabria è in corso un’altra esercitazione della Nato a cui partecipa una portaerei statunitense Truman, alcuni incrociatori Usa, una fregata norvegese e vari aerei occidentali. Per questo il Mediterraneo appare oggi come un palcoscenico della nuova Guerra Fredda in atto. Lo è, forse, meno di quanto si possa temere.

Eugenio Palazzini