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24/12/2019
22/12/2019
Mitologia greca : Morte di Medusa (dal film SCONTRO TRA TITANI)
Dal film Scontro tra Titani.
Medusa (mitologia)
Medusa | |
---|---|
Mezzobusto di Medusa di Gian Lorenzo Bernini ai Musei capitolini | |
Specie | gorgone |
Sesso | Femmina |
Poteri | pietrificare con lo sguardo |
Medusa (in greco: Μέδουσα, Médousa, che vuol dire "protettrice", "guardiana", da μέδω, médō, "proteggere"[1][2]) è una figura della mitologia greca. Insieme con Steno ed Euriale, è una delle tre Gorgoni, figlie delle divinità marine Forco e Ceto. Secondo il mito le Gorgoni avevano il potere di pietrificare chiunque avesse incrociato il loro sguardo e, delle tre, Medusa era l'unica a non essere immortale; nella maggioranza delle versioni viene decapitata da Perseo[3].
Mito
Paolo Farinati, Poseidone e la Medusa, 1590 circa, affresco, Villa Nichesola-Conforti, Ponton di Sant'Ambrogio di Valpolicella (Verona).
Nelle rappresentazioni più antiche, Medusa e le sue sorelle erano raffigurate come orrende donne con ali d'oro e mani di bronzo, dall'ampio viso rotondo incorniciato da una massa di serpenti per capelli, bocca larga con zanne suine e, a volte, anche una corta barba ruvida[3][4]. Più avanti, nell'arte, presero le sembianze di fanciulle bellissime, sempre con serpi al posto dei capelli[4].
Medusa, bronzo in esposizione nel Museo archeologico nazionale di Napoli
Secondo Esiodo (Teogonia), Eschilo (Prometeo incatenato), Pausania e Nonno (Dionysiaca), il padre delle Gorgoni era il dio marino Forco; Esiodo e Apollodoro danno loro per madre la sorella di quest'ultimo, Ceto[3]. Secondo Esiodo, esse vivevano nell'Oceano Occidentale, vicino a dove abitavano anche le Esperidi e la Notte[3], o presso la città di Tartesso[4]; tradizioni successive le collocano invece in Libia[3].
Secondo altri autori (Ovidio, Apollodoro, Esiodo) Medusa era invece in origine una donna bellissima: a mutarla in mostro sarebbe stata la dea Atena, come punizione per aver giaciuto con (o per essere stata violentata da) Poseidone in uno dei suoi templi[3][5][6]; secondo altre versioni ancora, Atena era avversa a Medusa perché quest'ultima aveva osato competere con lei in bellezza[4].
Va notato che alcuni autori riconoscono l'esistenza di una sola "Gorgone", non meglio identificata; Omero ad esempio la cita tra le ombre dell'Ade nell'Odissea[4], e nell'Iliade afferma che la testa della Gorgone è fissata sull'egida di Atena.
Uccisione
Pegaso e Crisaore nascono dal corpo di Medusa in un'illustrazione di Edward Burne-Jones
Il re di Serifo, Polidette, inviò Perseo a uccidere Medusa, pensando in tal modo liberarsi di lui per poterne sposare la madre, Danae. Perseo rintracciò le Graie, togliendo loro l'unico dente e l'unico occhio finché esse non gli indicarono la dimora delle ninfe dello Stige: queste ultime diedero all'eroe dei sandali alati e una kibisis (termine interpretato come "zaino", "sacca" o "tasca"), oltre all'elmo dell'invisibilità di Ade; da Ermes ricevette inoltre un falcetto adamantino[3][4][5][6][7]; secondo alcuni racconti, prima di partire per la missione venne inoltre condotto da Atena a Samo, dove la dea gli avrebbe mostrato tre simulacri delle Gorgoni perché imparasse a riconoscere Medusa dalle sue due sorelle[5]. Raggiunto quindi il luogo dove dimoravano le Gorgoni, le trovò che dormivano: con la mano guidata da Atena e guardandone il riflesso nello scudo per evitare di restare pietrificato, Perseo riuscì (secondo alcune tradizioni usando un harpe[8]), a decapitare Medusa: dalla ferita uscirono subito il cavallo alato Pegaso e il gigante Crisaore, i figli che la Gorgone aspettava da Poseidone[3][4][5][6][7].
Svegliatesi, le due sorelle di Medusa tentarono di inseguire Perseo ma questi, invisibile, riuscì a fuggire in groppa a Pegaso, portando con sé la testa della Gorgone in un sacco[3][4][7].
Dal sangue di Medusa, secondo alcune versioni, nacquero inoltre l'anfesibena[9] e il corallo (o "gorgonia", in greco gorgonion), quest'ultimo da alcune alghe pietrificate al contatto con la testa della gorgone[10].
Post-mortem
Perseo con la testa di Medusa, di Benvenuto Cellini (1545-54)
Perseo portò con sé la testa di Medusa, la quale non aveva perso il suo potere di pietrificare con lo sguardo, e la usò come arma contro numerosi altri avversari e nemici. Ad esempio, prima di tornare a Serifo Perseo passò in Africa (o nell'Esperia), dove incontrò Atlante che tentò di ucciderlo, visto che era figlio di Zeus (una profezia gli aveva infatti predetto che sarebbe caduto per mano di un figlio di Zeus); Perseo quindi lo mutò in pietra con la testa della gorgone, dando origine all'odierna catena montuosa dell'Atlante[6][7].
Usò poi la testa per pietrificare il mostro marino che minacciava Andromeda, principessa d'Etiopia (in altre versioni invece lo uccise con una spada), sposando poi la fanciulla[11]. Lo zio di lei Fineo, a cui era stata inizialmente promessa, fece irruzione nella sala delle nozze con un gran numero di seguaci per uccidere Perseo: questi dapprima uccise diversi assalitori con varie armi, poi eliminò i superstiti, tra cui Fineo, servendosi del capo della Gorgone[12][13]. In seguito Perseo usò la testa contro Preto, fratello di suo nonno Acrisio, che aveva scacciato lo stesso Acrisio dal trono di Argo[13].
Tornato a casa, impietrì Polidette, che voleva costringere Danae a sposarlo, e fece lo stesso coi suoi cortigiani[4][7][13]; infine secondo alcune versioni pietrificò anche il suo stesso nonno, Acrisio, che voleva impedirgli di passare nei suoi territori[13]. In seguito diede la testa ad Atena, che la pose al centro della sua egida[3][4]. Atena cedette successivamente ad Eracle parte dei capelli della Gorgone, aventi un effetto simile a quello dell'intera testa, chiusi in un'urna; l'eroe a sua volta la diede a Sterope, figlia di Cefeo[3].
Riguardo al resto del suo corpo, una tradizione ateniese sosteneva che sarebbe stato sepolto sotto l'agorà[3].
Interpretazioni
Alcuni autori hanno tentato di razionalizzare il mito di Medusa. Pausania, ad esempio, nella Periegesi della Grecia, afferma che Medusa sarebbe stata la regina delle popolazioni che vivevano intorno al lago Tritone, succeduta a suo padre Forco dopo la morte di questi; alla loro guida andava a caccia e in battaglia. In una di queste occasioni, mentre era accampata contro le truppe di Perseo, sarebbe stata assassinata nottetempo. Perseo, ammirandone la bellezza, avrebbe portato con sé la sua testa per mostrarla ai greci[3]. Anche Diodoro Siculo tenta una spiegazione razionale, affermando che le Gorgoni sarebbero state in realtà membri di una razza di donne guerriere abitanti della Libia, contro cui Perseo sarebbe andato in guerra[3].Influenze nell'arte, nella cultura e nella cultura di massa
![]() | Lo stesso argomento in dettaglio: Gorgoneion. |
Fra i molti dipinti in cui è rappresentata, particolarmente noti sono Scudo con testa di Medusa di Caravaggio (1590 circa) e La Medusa di Pieter Paul Rubens (1618 circa); piuttosto note sono le sculture Perseo con la testa di Medusa, di Benvenuto Cellini (1545-1554) e Busto di Medusa di Gian Lorenzo Bernini (1630).
- La testa di Medusa
- Anonimo fiammingo, olio su tavola, 16° secolo, Galleria degli Uffizi.
- Michelangelo Merisi da Caravaggio, Scudo con testa di Medusa, olio su tela, tra il 1595 e il 1598, Galleria degli Uffizi.
- Pieter Paul Rubens, Medusa, olio su tela, 1617-1618
Il personaggio è inoltre ricorrente nella cultura di massa, dove frequentemente Medusa (oppure una o più "meduse" intese come razza di creature) appare come antagonista in romanzi, film, serie animate, giochi di ruolo e videogiochi, soprattutto di ambito fantasy, anche senza collegamenti con l'originale contesto mitologico e anche cambiandone l'aspetto (ad esempio, rappresentandola con una coda di serpente al posto delle gambe o l'aspetto di un rettile).
A Medusa sono intitolate le Medusae Fossae su Marte[14].
Cinema : STAR WARS: L'ASCESA DI SKYWALKER (atto finale)
L'imperatore Palpatine "resuscita" dalla morte e torna per vendicarsi.
TRAMA STAR WARS: L'ASCESA DI SKYWALKER
Star Wars: L'ascesa di Skywalker, film diretto da J.J. Abrams, è il terzo capitolo della nuova trilogia di Guerre Stellari ed è l'episodio finale epico dell'epopea su Skywalker. Un anno dopo gli eventi del precedente film, Gli ultimi Jedi, la Resistenza sopravvissuta o quello che ne rimane affronta ancora una volta il Primo Ordine. Dopo che la Resistenza è stata decimata dal Primo Ordine, si tentano nuove alleanze: per questo vediamo per la prima volta Finn (John Boyega), Poe (Oscar Isaac) e Rey uniti per combattere fianco a fianco. Dal passato tornano nuove minacce, come Palpatine (Ian McDiarmid), il cui trono si erge minaccioso nel trailer, circondato dai ghiacci. Non si sa però quale sia la forma che l'Imperatore prenderà in questo film.Al tempo stesso l'antica battaglia tra Jedi e Sith sembra aver raggiunto l'apice, mettendo un punto definitivo alla saga di Skywalker. Il film permetterà di scoprire di più anche sul passato di Rey (Daisy Ridley), l'eroina della nuova trilogia che sembra aver definitamente abbracciato il Lato Chiaro della Resistenza, e quindi sull'identità dei genitori, che secondo i capitoli precedenti l'hanno abbandonata in tenera età.
Sarà proprio lo scontro tra Rey e Kylo Ren (Adam Driver) il motore su cui ruoterà il film e ne abbiamo un assaggio già nel trailer, dove in una scena i due si affrontano sotto la pioggia su quella che sembra la carcassa di una seconda Morte Nera distrutta. Ma non stupirebbe un'alleanza tra Rey e Kylo Ren.
I fan della saga sono stati colpiti in particolare da una frase del trailer, quella di C-3PO che lascia presagire un addio definitivo del robot, sebbene sia sempre stato di temperamento molto pessimista.
https://www.comingsoon.it/film/star-wars-l-ascesa-di-skywalker/53062/scheda/
21/12/2019
20/12/2019
23/11/2019
NON UNA DI MENO : NO ALLA VIOLENZA SULLE DONNE
NO ALLA VIOLENZA SULLE DONNE. UNA COSA CHE NON TOLLERO E NON CAPIRO' MAI. CONTINUATE A FARVI SENTIRE.
Mysterium
Oltre 100mila persone hanno sfilato per le strade di Roma contro la violenza sulle donne dietro alla bandiera di "Non Una di Meno". Alle 16.30 la marea femminista si è fermata e seduta a terra, in silenzio per cinque minuti: è il grido muto di "rabbia e gioia" di migliaia di donne, uomini e ragazzi. Un grido muto "per riprenderci lo spazio e la parola, per visibilizzare la nostra indignazione e la nostra forza". Poi un urlo collettivo "di gioia, di rabbia, di lotta", che pare un tuono.
Mysterium
Oltre 100mila persone hanno sfilato per le strade di Roma contro la violenza sulle donne dietro alla bandiera di "Non Una di Meno". Alle 16.30 la marea femminista si è fermata e seduta a terra, in silenzio per cinque minuti: è il grido muto di "rabbia e gioia" di migliaia di donne, uomini e ragazzi. Un grido muto "per riprenderci lo spazio e la parola, per visibilizzare la nostra indignazione e la nostra forza". Poi un urlo collettivo "di gioia, di rabbia, di lotta", che pare un tuono.
02/11/2019
01/11/2019
Cinema : Terminator - Destino Oscuro (Trailer Ufficiale | 20th Century Fox 2019)
TRAMA TERMINATOR: DESTINO OSCURO
Terminator: Destino Oscuro, sesto film della celebre saga creata da James Cameron con il primo capitolo del 1984, è un sequel diretto dei primi due film ed è ambientato 27 anni dopo gli avvenimenti di Terminator 2. Protagonista della storia è ancora Sarah Connor (Linda Hamilton), ormai esperta cacciatrice di macchine, che questa volta si ritrova a dover salvare una ragazza di nome Dani Ramos (Natalia Reyes).A dare la caccia alla giovane è un nuovo modello di cyborg, il Rev-9, realizzato in metallico liquido, in grado di sdoppiarsi e con capacità maggiori. È stato inviato dal futuro da Skynet, il supercomputer che ha preso il controllo del futuro, così come in precedenza aveva inviato Terminator indietro nel tempo per impedire la nascita di John Connor.
Di risposta la resistenza ha incaricato un'ibirda metà umana e metà cyborg di nome Grace (Mackenzie Davis), di proteggere Dani e, nonostante le prime divergenze, riesce a costruire un rapporto di amicizia con Sarah Connor.
Tuttavia i geni potenziati di Grace e le svariate armi di Sarah, le due non riescono ad abbattere il temibile Rev 9 e l'unica via di salvezza sembra essere la fuga. Ma non si può scappare per sempre, così le donne si vedono costrette a rivolgersi al "vecchio" modello di Terminator (Arnold Schwarzenegger), il T-800, l'unico che può provare ad aiutarle a salvare non solo la giovane, ma anche il futuro. Riuscirà la macchina programmata per uccidere ad annientare il nuovo cyborg micidiale?
27/10/2019
25/10/2019
Cinema : PER UN PUGNO DI DOLLARI (duello finale)
Duello finale tratto dal film PER UN PUGNO DI DOLLARI. Bravissimo questo ragazzo che riesce a fare trasmettere la tensione prima della sparatoria.
28/09/2019
Film IL DENTONE (Alberto Sordi)
Sordi interpreta un aspirante giornalista televisivo ma tutti gli sono contro a causa del suo aspetto fisico. Cercano di farlo cascare in tutti i modo ma hanno a che fare con una persona preparatissima.
Omaggio ad Alberto Sordi con il film "Finché c'è guerra c'è speranza"
Pietro Chiocca, commerciante romano di pompe idrauliche trapiantato a Milano, riconvertitosi ad un più lucroso commercio internazionale di armi, gira per i paesi del Terzo mondo,
dilaniati dalle guerre civili. Per mezzo di alcune astuzie, riesce a
vincere un suo rivale diventando dipendente di un'industria più
importante ed assai più redditizia.
La sua famiglia, già benestante e residente nel centro di Milano, può finalmente trasferirsi in una lussuosa villa nel verde, esaudendo così il desiderio di una viziatissima moglie.
Tutto pare andare a gonfie vele, finché un giornalista del Corriere della Sera, che gli aveva procurato il contatto per la vendita di armi ad un movimento di liberazione nazionale nello stato africano della Guinea-Bissau, denuncia all'opinione pubblica l'operato di Chiocca con un articolo dal titolo «Ho incontrato un mercante di morte».
Davanti allo sdegno e al disprezzo dei propri familiari, Chiocca si offre di tornare al suo vecchio e onesto lavoro, ma costoro, posti di fronte all'alternativa di una rinuncia all'altissimo tenore di vita, preferiscono ignorare l'origine dei guadagni del loro capofamiglia.
Il film rispecchia una triste realtà di molti mercanti di morte che non rinunciano ai loro traffici per non perdere benessere economico.
Musica di Piero Piccioni "O rugido do leao", sigla anche della serie Storia di un italiano con tutti i film di Sordi.
La sua famiglia, già benestante e residente nel centro di Milano, può finalmente trasferirsi in una lussuosa villa nel verde, esaudendo così il desiderio di una viziatissima moglie.
Tutto pare andare a gonfie vele, finché un giornalista del Corriere della Sera, che gli aveva procurato il contatto per la vendita di armi ad un movimento di liberazione nazionale nello stato africano della Guinea-Bissau, denuncia all'opinione pubblica l'operato di Chiocca con un articolo dal titolo «Ho incontrato un mercante di morte».
Davanti allo sdegno e al disprezzo dei propri familiari, Chiocca si offre di tornare al suo vecchio e onesto lavoro, ma costoro, posti di fronte all'alternativa di una rinuncia all'altissimo tenore di vita, preferiscono ignorare l'origine dei guadagni del loro capofamiglia.
Il film rispecchia una triste realtà di molti mercanti di morte che non rinunciano ai loro traffici per non perdere benessere economico.
Musica di Piero Piccioni "O rugido do leao", sigla anche della serie Storia di un italiano con tutti i film di Sordi.
Il carrozzone (Renato Zero)
Canzone simbolo sulla vita (il carrozzone). Inutile farsi illusioni perchè prima o poi dovremo scendere tutti (verso la morte).
22/09/2019
20/09/2019
10/09/2019
08/09/2019
Samba brasiliano? No...africano
Nel precedente articolo (vedere link) accennai all'origine africana del Samba.

Il samba è riconosciuto universalmente sia come simbolo dell’identità brasiliana sia come celebrazione di gioia di vita.
Il “samba” oltre ad identificare uno stile musicale rappresenta anche una danza popolare. Infatti all’inizio era una danza per fini religiosi e solo in un secondo tempo venne creata la musica d’accompagnamento.
L’origine si fa risalire alla deportazione degli schiavi africani in Brasile che la importarono inizialmente a Salvador di Bahia, il porto in cui sbarcavano e successivamente si diffuse in tutta la nazione.
L’etimologia della parola potrebbe provenire dal dialetto congolese con il significato di “ombelico” oppure dal dialetto angolano con il significato di “panciata”, dal modo in cui inizialmente veniva ballato. Dietro la storia del samba c’è una forte ispirazione erotica, come la maggior parte delle danze che fanno del contatto fisico il punto cardine.
Originariamente c’erano molti tipi di samba che avevano in comune il ritmo veloce e l’uso di vari strumenti, successivamente prevalse soprattutto il samba di Rio de Janeiro, che è diventata la città più importante per il samba, forse grazie anche al Carnevale di Rio.
Lo sviluppo moderno del samba, come genere musicale, si ebbe all’inizio del XX secolo quando si mescolò ad altri generi musicali più urbani per dare vita alle attuali forme di danza.
Inizialmente mescolava molti ritmi diversi che avevano scopi religiosi rivolti ad alcune divinità africane ma la sua origine è connessa, soprattutto, alla religione afro-brasiliana candomblé, fusione di religioni africane e cattolicesimo.

In principio si è affermato nelle zone rurali e solamente in seguito nelle città. Il samba carioca (di Rio de Janeiro) non fu gradito alla borghesia della città fino al 1917. I sambisti, per lo più neri diseredati, vennero considerati alla stregua di guerriglieri musicali e per questo perseguitati dalla polizia. Infatti fin verso gli anni ’20 del 900, il Carnevale di Rio era riservato solo all’élite agiata. E proprio per questa sua impostazione discriminante, nel corso degli anni, alla festa hanno partecipato sempre più spesso i sambisti delle favelas, le baraccopoli, con il solo scopo di guastare il divertimento dei bianchi.
Gradualmente ha perso le caratteristiche religiose per diventare solo una danza caratterizzata dalla sua particolare musica ma il suo archetipo continua ad essere collegato all’aspetto spirituale della natura, al di là della credenza religiosa.
A partire dalla fine dell’800 diventò una sorta di vessillo che la popolazione brasiliana di colore ancora utilizza per affermare la propria identità culturale. Si differenziano diversi tipi di samba che sono accomunati fra loro dal ritmo molto veloce e dagli strumenti musicali utilizzati: chitarra, cembali, sonagli, bonghi, tamburi e altre percussioni. In genere si distingue il samba di Bahia, di San Paolo e quello di Rio de Janeiro, ma quest’ultimo è il più famoso.
La svolta si ebbe nel 1917 con il successo del brano di Ernesto Dos Santos, detto Donga, “Pelo telefone”. Questo componimento venne registrato il 27/11/1916 che è diventata la data ufficiale della nascita del samba, benché la questione sia controversa. Questo musicista ha inaugurato la cosiddetta “samba-canção” che era più lenta e più melodica del samba di quell’epoca.
Nello stesso periodo si sviluppò un’ondata nazionalistica che voleva liberare il Paese dall’influenza portoghese e fu così che gente ricca e povera si unì per ballare insieme il samba che in questo modo diventò il nuovo emblema d’identità culturale della nazione. Infatti in poco tempo il samba di Donga si diffuse in Brasile prima attraverso la radio e poi con il carnevale e fu così che anche quest’ultimo divenne un altro simbolo brasiliano (legato molto al candomblé) e precisamente un simbolo di liberazione.

Il carnevale fu introdotto in Brasile intorno al XIX secolo ed anche se nel tempo ha subito delle modifiche è caratterizzato dal fatto che gruppi di persone legati ad uno specifico quartiere della città sfilano per festeggiare con tamburi e ballerini, vestiti con costumi e magliette a tema. Attualmente il Carnevale di Rio de Janeiro è noto nel mondo soprattutto per le sfarzose parate organizzate dalle principali scuole di samba della città ed al termine della manifestazione viene dichiarata la scuola vincitrice dell’anno. Le parate si tengono nel Sambodromo e sono una delle principali attrattive turistiche del Brasile.
Dal XX secolo ad oggi il samba ha subito un’evoluzione che è ancora in divenire e che ha creato anche dei sottogeneri. Inoltre ha influenzato molti generi musicali grazie al suo ritmo particolare.
Giulia Cesarini Argiroffo
lacooltura.com
Il samba: musica e danza simboli dell'identità brasiliana

Il samba è riconosciuto universalmente sia come simbolo dell’identità brasiliana sia come celebrazione di gioia di vita.
Il “samba” oltre ad identificare uno stile musicale rappresenta anche una danza popolare. Infatti all’inizio era una danza per fini religiosi e solo in un secondo tempo venne creata la musica d’accompagnamento.
L’origine si fa risalire alla deportazione degli schiavi africani in Brasile che la importarono inizialmente a Salvador di Bahia, il porto in cui sbarcavano e successivamente si diffuse in tutta la nazione.
L’etimologia della parola potrebbe provenire dal dialetto congolese con il significato di “ombelico” oppure dal dialetto angolano con il significato di “panciata”, dal modo in cui inizialmente veniva ballato. Dietro la storia del samba c’è una forte ispirazione erotica, come la maggior parte delle danze che fanno del contatto fisico il punto cardine.
Originariamente c’erano molti tipi di samba che avevano in comune il ritmo veloce e l’uso di vari strumenti, successivamente prevalse soprattutto il samba di Rio de Janeiro, che è diventata la città più importante per il samba, forse grazie anche al Carnevale di Rio.
Lo sviluppo moderno del samba, come genere musicale, si ebbe all’inizio del XX secolo quando si mescolò ad altri generi musicali più urbani per dare vita alle attuali forme di danza.
Inizialmente mescolava molti ritmi diversi che avevano scopi religiosi rivolti ad alcune divinità africane ma la sua origine è connessa, soprattutto, alla religione afro-brasiliana candomblé, fusione di religioni africane e cattolicesimo.

In principio si è affermato nelle zone rurali e solamente in seguito nelle città. Il samba carioca (di Rio de Janeiro) non fu gradito alla borghesia della città fino al 1917. I sambisti, per lo più neri diseredati, vennero considerati alla stregua di guerriglieri musicali e per questo perseguitati dalla polizia. Infatti fin verso gli anni ’20 del 900, il Carnevale di Rio era riservato solo all’élite agiata. E proprio per questa sua impostazione discriminante, nel corso degli anni, alla festa hanno partecipato sempre più spesso i sambisti delle favelas, le baraccopoli, con il solo scopo di guastare il divertimento dei bianchi.
Gradualmente ha perso le caratteristiche religiose per diventare solo una danza caratterizzata dalla sua particolare musica ma il suo archetipo continua ad essere collegato all’aspetto spirituale della natura, al di là della credenza religiosa.
A partire dalla fine dell’800 diventò una sorta di vessillo che la popolazione brasiliana di colore ancora utilizza per affermare la propria identità culturale. Si differenziano diversi tipi di samba che sono accomunati fra loro dal ritmo molto veloce e dagli strumenti musicali utilizzati: chitarra, cembali, sonagli, bonghi, tamburi e altre percussioni. In genere si distingue il samba di Bahia, di San Paolo e quello di Rio de Janeiro, ma quest’ultimo è il più famoso.
La svolta si ebbe nel 1917 con il successo del brano di Ernesto Dos Santos, detto Donga, “Pelo telefone”. Questo componimento venne registrato il 27/11/1916 che è diventata la data ufficiale della nascita del samba, benché la questione sia controversa. Questo musicista ha inaugurato la cosiddetta “samba-canção” che era più lenta e più melodica del samba di quell’epoca.
Nello stesso periodo si sviluppò un’ondata nazionalistica che voleva liberare il Paese dall’influenza portoghese e fu così che gente ricca e povera si unì per ballare insieme il samba che in questo modo diventò il nuovo emblema d’identità culturale della nazione. Infatti in poco tempo il samba di Donga si diffuse in Brasile prima attraverso la radio e poi con il carnevale e fu così che anche quest’ultimo divenne un altro simbolo brasiliano (legato molto al candomblé) e precisamente un simbolo di liberazione.

Il carnevale fu introdotto in Brasile intorno al XIX secolo ed anche se nel tempo ha subito delle modifiche è caratterizzato dal fatto che gruppi di persone legati ad uno specifico quartiere della città sfilano per festeggiare con tamburi e ballerini, vestiti con costumi e magliette a tema. Attualmente il Carnevale di Rio de Janeiro è noto nel mondo soprattutto per le sfarzose parate organizzate dalle principali scuole di samba della città ed al termine della manifestazione viene dichiarata la scuola vincitrice dell’anno. Le parate si tengono nel Sambodromo e sono una delle principali attrattive turistiche del Brasile.
Dal XX secolo ad oggi il samba ha subito un’evoluzione che è ancora in divenire e che ha creato anche dei sottogeneri. Inoltre ha influenzato molti generi musicali grazie al suo ritmo particolare.
Giulia Cesarini Argiroffo
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26/08/2019
Paperino in Brasile
La musica Samba si è perfezionata in Brasile ma ha origine africane portate dagli schiavi (ma di questo parlerò in un altro alrticolo).
18/08/2019
Rischio di nuove azioni terroristiche dell’Isis : NE VOGLIONO RIBUSCARE (ATTO II)
Avevo scritto l'articolo su HISTORIA "NE VOGLIONO RIBUSCARE" (vedere link) proprio per questo motivo. Guai a loro se verranno in Italia a spargere sangue.
"Il reiterato allarme delle Nazioni Unite per il rischio di nuove azioni terroristiche dello Stato Islamico anche nel nostro continente evidenziano una minaccia che l’Europa ha fatto ben poco per scongiurare. Troppi gli imam ancora attivi nelle città europee che predicano l’odio e il jihad, la de-radicalizzazione delle carceri è fallita perché non abbiamo avuto il coraggio di istituire prigioni speciali per i terroristi islamici mentre in tutta Europa sono più i “foreign fighters” affidati agli assistenti sociali per il loro “recupero alla società” (come fossero tossicodipendenti) di quelli messi in carcere."
https://www.youtube.com/watch?v=3cii5XZdvyE
"Il reiterato allarme delle Nazioni Unite per il rischio di nuove azioni terroristiche dello Stato Islamico anche nel nostro continente evidenziano una minaccia che l’Europa ha fatto ben poco per scongiurare. Troppi gli imam ancora attivi nelle città europee che predicano l’odio e il jihad, la de-radicalizzazione delle carceri è fallita perché non abbiamo avuto il coraggio di istituire prigioni speciali per i terroristi islamici mentre in tutta Europa sono più i “foreign fighters” affidati agli assistenti sociali per il loro “recupero alla società” (come fossero tossicodipendenti) di quelli messi in carcere."
https://www.youtube.com/watch?v=3cii5XZdvyE
17/08/2019
Borghi toscani : CALAMECCA (PISTOIA)
CURIOSITA' :
1 - "Perché vuole comprare l'acqua in bottiglia? Quella che sgorga dalle fontane del paese è migliore!" mi ha detto un bottegaio. Verissimo. L'acqua della montagna pistoiese è buonissima. Stesso discorso me lo fecero ad un ristorante di Piteglio dove l'acqua la si porta ai tavoli direttamente in caraffa presa dalle fonti, tranne espressa richiesta del cliente di averla in bottiglia (ma quasi nessuno lo fa).
2 - Quando in passato molti emigrarono in Francia per lavoro, formarono famiglia e tornarono in patria dando luogo a numerose "colonie" francesi nei vari paesi della montagna pistoiese. Anche oggi ho sentito parlare francese a Calamecca.
MYSTERIUM
Calamecca frazione | |
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Panorama di Calamecca
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Comune | ![]() |
Territorio | |
Coordinate | 43°59′22.45″N 10°46′09.16″E / 43.98957°N 10.76921°ECoordinate: 43°59′22.45″N 10°46′09.16″E / 43.98957°N 10.76921°E |
Altitudine | 693 m s.l.m. |
Abitanti | 55 |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 51028 |
Prefisso | 0573 |
Fuso orario | UTC+1 |
Cod. catastale | M377 |
Nome abitanti | calamecchini |
Patrono | San Miniato |
Geografia fisica
Calamecca è posta presso le sorgenti del fiume Pescia di Pescia nella sua più alta valle detta Valdiforfora a poca distanza dall'altra frazione di Crespole e presso i boschi della tenuta della Macchia Antonini. È posta a 693 m s.l.m. della Montagna Pistoiese.Storia
La prima notizia certa del toponimo Calamecca risale all'alto Medioevo, precisamente l'anno 766 ed è contenuta in un documento conservato nell'Archivio Storico Pistoiese riguardante l'acquisto di terreno con case da parte di un nobile pistoiese di origine longobarda, tale Willifredo di Willerado. La storia di Calamecca fu sempre legata a quella di Pistoia dai cui armati. Nell'anno 1182 il castello venne distrutto poiché ribellatosi al governo dei pistoiesi. Dopo il 1300 Calamecca, come tutta la Montagna Pistoiese, fu coinvolta nelle sanguinose lotte fra Guelfi Bianchi e Neri e, successivamente fra le fazioni dei Panciatichi e quelle dei Cancellieri. Da qui passò anche Francesco Ferrucci proveniente da Pescia e diretto a Firenze passando dalle montagne per evitare le preponderanti forze imperiali che però lo intercettarono il 3 agosto 1530 nel territorio di Gavinana dove fu combattuta la celebre battaglia nella quale il Ferrucci trovò la morte.
Calamecca, come molti paesi della provincia di Pistoia, subì una durissima rappresaglia da parte delle forze tedesche in ritirata nei giorni 19 e 20 settembre 1944 nel corso della quale trovarono la morte 15 persone di cui due bambini.
Monumenti e luoghi d'interesse
La chiesa di Calamecca è la chiesa di San Miniato, nella diocesi di Pistoia, la quale, dopo gli avvenimenti del 1182 venne ripristinata in pieve, ma senza altri popoli ad essa soggetti.Economia
Per secoli l'economia era basata sull'agricoltura e l'allevamento, particolarmente sul castagno, di cui esistevano vastissime piantagioni che davano la farina dolce, base della alimentazioni delle famiglie della montagna, le quali però per sopravvivere erano costrette ad emigrare stagionalmente nella Maremma, ma anche in Sardegna e Corsica per lavori forestali, particolarmente per la preparazione del Carbone vegetale. Negli ultimi decenni Calamecca, come altri paesi montani, ha visto enormemente diminuire la sua popolazione a causa dell'emigrazione, soprattutto verso le città della pianura. Un discreto turismo estivo è attualmente l'unica voce dell'economia paesana.
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11/08/2019
10/08/2019
Danza e musica irlandese -Dance and Irish music : Lord of the Dance
Lord of the Dance è un musical basato sulla tradizionale danza irlandese, famosa per i rapidi movimenti delle gambe mentre il corpo e le braccia vengono mantenuti per lo più fermi. Lord of the Dance nasce da un'idea di Michael Flatley, già protagonista di Riverdance, show che aveva abbandonato per divergenze sulla produzione.
La storia trae ispirazione essenzialmente dal folklore irlandese e da alcuni passi biblici e narra la lotta tra il protagonista eponimo e il malvagio Don Dorcha. Sullo sfondo la contesa fra Morrighan la tentatrice e Saorsie, lo spirito d'Irlanda, per l'amore del signore della danza. Dopo circa sei mesi di preparazione, Lord of the Dance ha esordito presso il Point Theatre di Dublino il 27 giugno del 1996.
Lo show ha avuto fino a 4 troupe impegnate in tutto il mondo. Nel tempo, diversi fra i più importanti danzatori si sono alternati nello show. Attualmente le troupe attive sono due, una concentrata sull'America ed una sull'Europa. Nel 2010 per un tour speciale (e per il lancio del DVD in 3D) Flatley e Bernadette Flynn sono tornati eccezionalmente a calcare il palco dello spettacolo.
31/07/2019
27/07/2019
DE ANDRE' - BATTIATO - DALLA - BATTISTI : I FANTASTICI QUATTRO (Playlist)
Selezione non facile dei quattro Colossi di Rodi :
De Andrè
Battisti
Battiato
Dalla
Una immaginaria sfida. Chi potrebbe vincerla? Impossibile per me a dirsi. Buon ascolto.
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