Per coloro che già sono a conoscenza
dell'argomento possono tranquillamente saltare il tutto; per gli
altri, invece, consiglio vivamente di seguire questo articolo e di
vedere i relativi video che ho scelto e pubblicato appositamente. Coloro che, nonostante tutto, volessero provare il brivido di entrare nel DEEP WEB, citerò quello che disse un tassista ad un mio amico che voleva visitare il ghetto nero di Harlem : - " Ti ci ho portato ma io dentro il ghetto non entro. Ti lascio qui e ti arrangi".
Lo stesso vale per voi. Al 95% vi troverete in chat con pedofili, trafficanti di armi, spacciatori, terroristi e probabili assassini. Delinquenti ma non stupidi. Tutti hacker che sanno il fatto suo e possono venire a conoscenza di tutti i vostri dati compreso il vostro indirizzo. Quindi si raccomanda di essere super esperti di informatica per difendersi perché vi troverete nella fossa dei leoni. Buona fortuna. Uomo avvisato...
Cos'è il Deep Web (e perché NON dovresti andarci)
Hai mai visto un iceberg? Immagino di si.
Hai mai visto come appare un iceberg sotto il livello del mare? Forse no.
Bello vero? Ora, se ti dicessi che l’internet come lo conosci tu è solo la parte emersa dell’iceberg?
E se aggiungessi che esiste un “internet”, chiamato Deep Web, grande circa 500 volte quello “pubblico” (detto Clear Web) dove agiscono governi, terroristi, pedofili, trafficanti di droga e tanta altra bella gente?
E se, come ciliegina sulla torta, ti dicessi che navigare sott’acqua è alla portata di tutti?
In questo articolo ti spiegherò pure come fare, ma con un obiettivo importante: toglierti la curiosità (non mentire, ce l’hai…) e salvarti il portafogli e la reputazione.
Credevi davvero che i jihadisti utilizzassero solo twitter? Sarebbe troppo semplice trovarli e stanarli. Quello è utilizzato solo a fini quasi pubblicitari, visto che i messaggi verranno letti da chi conosce solo il Clear Web e che crede Internet sia soltanto quello.
Allo stesso modo la Polizia Postale agisce sott’acqua alla ricerca di criminali informatici, truffatori, pedofili. Mettiamola così: quando in TV senti che è stata sgominata un gruppo di pedofili non si scambiavano certo le foto tramite Facebook.
Eppure nell’immaginario comune il pedofilo “sta su internet” e quindi Internet è male. Sbagliato. E’ come usi questo strumento ad essere giusto o sbagliato. Con un’automobile puoi andare a fare una gita in campagna ma potresti anche investire pedoni come in Carmageddon. C’è una bella differenza, no?
Ti cito giusto due argomenti letti in un forum, giusto per toglierti (spero) un po’ di curiosità:
No, per un semplice motivo: la pornografia (entro certi limiti, chiaro) è legale e c’è gente disposta a pagare per averla. Quindi perché nasconderla? Sarebbe una follia commerciale, essendo il business #1 del Web.
Nel Deep Web c’è solo la pornografia illegale, ma quella non è questione di indole personale. Non c’è da dire se sia morale o meno. Quella è solo perversione e disturbo psichiatrico da limitare e curare. Altrimenti non verrebbe nascosta, no?
Il browser TOR procede anche a criptare i dati, nascondere l’indirizzo IP tramite il quale potresti essere rintracciato e rendere relativamente anonima la tua navigazione. Relativamente perché, se non sei esperto fai la figura di chi entra dentro un covo di terroristi con una coperta sulla testa, credendo di essere invisibile.
Perché sarebbe l’equivalente ad andare ricoperto di gioielli e urlando di essere ricco lungo la strada principale del quartiere più malfamato del mondo.
No, un momento, non è l’esempio più adatto. Credo sia più pregnante quello di immergerti tutto sporco di sangue nel bel mezzo di un branco di squali, credendo che tanto riuscirai a nuotare più velocemente di loro.
Ti piacerebbe trovare il tuo conto corrente svuotato la prossima volta che andrai a vedere il tuo online banking? Ti piacerebbe essere spiato da uno estraneo tramite la tua webcam, senza che tu lo sappia? O ti piacerebbe che la polizia bussasse alla tua porta, ti arrestasse e trovasse materiale di stampo pedopornografico, terroristico o altre robe poco simpatiche nel tuo hard disk?
In altre parole: allettante.
Peccato che di allettante, in questa storia, ci sia solo tu, i tuoi soldi e i tuoi dati personali.
Hai mai visto come appare un iceberg sotto il livello del mare? Forse no.
Bello vero? Ora, se ti dicessi che l’internet come lo conosci tu è solo la parte emersa dell’iceberg?
E se aggiungessi che esiste un “internet”, chiamato Deep Web, grande circa 500 volte quello “pubblico” (detto Clear Web) dove agiscono governi, terroristi, pedofili, trafficanti di droga e tanta altra bella gente?
E se, come ciliegina sulla torta, ti dicessi che navigare sott’acqua è alla portata di tutti?
In questo articolo ti spiegherò pure come fare, ma con un obiettivo importante: toglierti la curiosità (non mentire, ce l’hai…) e salvarti il portafogli e la reputazione.
Cosa c’è nel Deep Web?
Volgarmente c’è tutto ciò che non puoi trovare tramite Google, ossia ciò che non è indicizzato, volutamente o meno. Il Governo degli Stati Uniti ha ovviamente un sito istituzionale, ma davvero credi sia tutto lì? Idem l’FBI o qualunque altro ente che non può lasciare trasparire tutte le informazioni.Credevi davvero che i jihadisti utilizzassero solo twitter? Sarebbe troppo semplice trovarli e stanarli. Quello è utilizzato solo a fini quasi pubblicitari, visto che i messaggi verranno letti da chi conosce solo il Clear Web e che crede Internet sia soltanto quello.
Allo stesso modo la Polizia Postale agisce sott’acqua alla ricerca di criminali informatici, truffatori, pedofili. Mettiamola così: quando in TV senti che è stata sgominata un gruppo di pedofili non si scambiavano certo le foto tramite Facebook.
Eppure nell’immaginario comune il pedofilo “sta su internet” e quindi Internet è male. Sbagliato. E’ come usi questo strumento ad essere giusto o sbagliato. Con un’automobile puoi andare a fare una gita in campagna ma potresti anche investire pedoni come in Carmageddon. C’è una bella differenza, no?
Ti cito giusto due argomenti letti in un forum, giusto per toglierti (spero) un po’ di curiosità:
Utente 1: “Come posso distruggere la vita di questa persona?”
Utente 2: “Che dati possiedi?”
Utente 1: “Nome, cognome e numero di telefono”
Utente 2: “Contattami che ne parliamo”Oppure…
Utente 1: “Come posso organizzare una truffa su eBay?”
Utente 2: “Di che tipo? Perché potresti fare facilmente così… “Seguono quaranta righe di spiegazione dettagliata. Attenzione, c’è anche chi scrive:
Ciao, ho sedici anni e non ho successo con le ragazze. Come posso fare?
Una curiosità a luci rosse
Armi, droga…sesso! Se la pornografia è così diffusa sull’Internet come lo conosco io, figurati nel Deep Web!Tutt’altro: tutto il porno è nel Clear Web. Strano vero?
No, per un semplice motivo: la pornografia (entro certi limiti, chiaro) è legale e c’è gente disposta a pagare per averla. Quindi perché nasconderla? Sarebbe una follia commerciale, essendo il business #1 del Web.
Nel Deep Web c’è solo la pornografia illegale, ma quella non è questione di indole personale. Non c’è da dire se sia morale o meno. Quella è solo perversione e disturbo psichiatrico da limitare e curare. Altrimenti non verrebbe nascosta, no?
Cosa serve per l’immersione nel Deep Web?
Una mappa!
Parliamo per metafore. Nel mondo emerso sappiamo orientarci grazie agli indirizzi. La tua banca è in via Roma 5, il tuo blog preferito è www.massimocappanera.it (!). Sott’acqua non puoi indirizzare qualcuno con una via, né tantomeno dire che ciò che cerchi è accanto alla settima conchiglia a destra. Nel mondo emerso usi Google per cercare, nel Deep Web non esiste un motore di ricerca e gli indirizzi sono una sequela di caratteri alfanumerici tipo 2m54k45m43kl23m5l34523.onion, modificati spesso e rintracciabili tramite servizi come Hidden Wiki. La mappa, appunto.Onion? Cipolla?!
L’estensione .onion al posto di .it .com e così via richiama il simbolo del software utilizzato per entrare nel Deep Web, vale a dire il browser TOR (The Onion Router), liberamente scaricabile e utilizzabile. Vai su Google, cerca “Tor browser” e lo trovi subito. Con questo browser, che è una versione modificata di Firefox, è possibile “leggere” gli url .onion e raggiungere la tua meta nel Deep Web.Il browser TOR procede anche a criptare i dati, nascondere l’indirizzo IP tramite il quale potresti essere rintracciato e rendere relativamente anonima la tua navigazione. Relativamente perché, se non sei esperto fai la figura di chi entra dentro un covo di terroristi con una coperta sulla testa, credendo di essere invisibile.
La parte più importante: perché NON dovresti andare nel Deep Web
Come detto, il mio obiettivo è soddisfare il tuo interesse ed evitare tu ci vada da solo senza la minima competenza. Perché?Perché sarebbe l’equivalente ad andare ricoperto di gioielli e urlando di essere ricco lungo la strada principale del quartiere più malfamato del mondo.
No, un momento, non è l’esempio più adatto. Credo sia più pregnante quello di immergerti tutto sporco di sangue nel bel mezzo di un branco di squali, credendo che tanto riuscirai a nuotare più velocemente di loro.
Cosa rischi?
Dai, dillo, non ti ho convinto. La prospettiva del tuo femore masticato da un pescecane non ti turba più di tanto. Quindi sarò meno metaforico.Ti piacerebbe trovare il tuo conto corrente svuotato la prossima volta che andrai a vedere il tuo online banking? Ti piacerebbe essere spiato da uno estraneo tramite la tua webcam, senza che tu lo sappia? O ti piacerebbe che la polizia bussasse alla tua porta, ti arrestasse e trovasse materiale di stampo pedopornografico, terroristico o altre robe poco simpatiche nel tuo hard disk?
Ma io non ho mai salvato nulla genere!Appunto, tu no. Qualcun altro si, senza che tu lo sapessi. Ma vallo a dimostrare.
Soddisfatto (e dissuaso)?
Spero di averti tolto ogni curiosità in merito al Deep Web. Se no, scrivimi pure nei commenti, visto che davvero voglio evitare tu ci vada.E allora perché ne hai parlato?Perché ultimamente si parla spesso di Deep Web. Le Iene, Report, Striscia la Notizia a volte ne parlano, dicendo che è proibito, illecito, pericoloso.
In altre parole: allettante.
Peccato che di allettante, in questa storia, ci sia solo tu, i tuoi soldi e i tuoi dati personali.