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09/06/2019

Mondiali di calcio femminile : forza ragazze !


 





 
repubblica.it

Mondiali calcio femminile, 24 nazioni in campo con gli Usa favoriti

ROMA - L'attesa è finita. Dal 7 giugno al 7 luglio in Francia andrà in scena l'ottava edizione del Mondiale di calcio femminile, che si è giocato per la prima volta in Cina nel 1991. L'Italia, che torna a giocarsi la Coppa del mondo dopo un’assenza lunga 20 anni, arriva alla manifestazione da imbattuta nel 2019 e farà il suo debutto contro l'Australia domenica 9 giugno alle 13 allo Stade du Hainaut di Valenciennes. Le azzurre guidate da Milena Bertolini sono state sorteggiate nel gruppo C e, oltre all'Australia, se la vedranno anche con Brasile e Giamaica. Ieri a Ferrara, nell'ultimo test amichevole prima del Mondiale, l'Italia ha battuto 3-1 la Svizzera (18esima nel ranking Fifa), confermando l'ottimo momento di forma in vista della partenza per la Francia.

I match dell'Italia

L'Italia è finita nel girone C insieme con Australia, Brasile e Giamaica. Ecco il calendario delle partite delle azzurre: Australia-ITALIA (9 giugno ore 13); Brasile-Giamaica (9 giugno ore 15.30); Australia-Brasile (13 giugno ore 18); Giamaica-ITALIA (14 giugno ore 18); Giamaica-Australia (18 giugno ore 21); ITALIA-Brasile (18 giugno ore 21).

La rosa delle azzurre

Portieri: Laura Giuliani (Juventus), Chiara Marchitelli (Florentia), Rosalia Pipitone (Roma);
Difensori: Elisa Bartoli (Roma), Lisa Boattin (Juventus), Laura Fusetti (Milan), Sara Gama (Juventus), Alia Guagni (Fiorentina), Elena Linari (Atletico Madrid), Linda Cimini Tucceri (Milan);
Centrocampiste: Valentina Bergamaschi (Milan), Barbara Bonansea (Juventus), Valentina Cernoia (Juventus), Aurora Galli (Juventus), Manuela Giugliano (Milan), Alice Parisi (Fiorentina), Martina Rosucci (Juventus), Annamaria Serturini (Roma);
Attaccanti: Cristiana Girelli (Juventus), Valentina Giacinti (Milan), Ilaria Mauro (Fiorentina), Daniela Sabatino (Milan), Stefania Tarenzi (Chievo Verona).





Le novità dell'edizione francese

Al Mondiale francese, che in Italia verrà trasmesso interamente da Sky, prenderanno parte 24 Nazionali per un totale di 52 partite da disputare. Oltre al debutto del Var, l'altra grande novità di questa edizione è che l'organizzazione è stata affidata alla Uefa e non alla Concacaf (la federazione del Nordamerica, Centroamerica e dei Caraibi), che invece si era occupata del Mondiale in Canada nel 2015. Per quanto riguarda le partecipanti, sono quattro le squadre che faranno l'esordio assoluto alla Coppa del mondo: Cile, Scozia, Giamaica e Sudafrica.

Le favorite

Tra le favorite per la vittoria finale c'è senza dubbio la Francia, che gioca in casa ed è anche quella più quotata dai bookmakers, ma il vero avversario da battere restano gli Stati Uniti, campioni mondiali in carica e con tre Coppe già in bacheca. Nel girone dell’Italia occhio all’Australia, che è sesta nel ranking Fifa, ma bisognerà stare attenti anche all’Inghilterra che spera du migliorare il 3° posto di quattro anni fa. Grande protagonista sarà anche il Giappone, che negli ultimi due Mondiali ha disputato due finali, vincendo l'edizione 2011 ai finali contro gli Usa.


Il regolamento del torneo

Le 24 nazionali che partecipano al Mondiale sono divise in sei gironi da quattro. Accedono alla fase ad eliminazione diretta (dagli ottavi di finale le prime due classificate di ogni girone e le quattro migliori terze. Gli accoppiamenti degli ottavi sono già definiti: la prima classificata del girone E si scontrerà con la seconda del girone D. Nella fase ad eliminazione diretta, in caso di parità dopo i novanta minuti regolamentari, sono previsti i tempi supplementari e gli eventuali calci di rigore. Ci sarà anche il VAR.

Tutte le 24 nazionali

Ecco le nazionali che parteciperanno al campionato del Mondo di calcio femminile in Francia: Argentina, Australia, Brasile, Camerun, Canada, Cile, Cina, Corea del Sud, Francia, Germania, Giamaica, Giappone, Inghilterra, ITALIA, Nigeria, Norvegia, Nuova Zelanda, Olanda, Scozia, Spagna, Stati Uniti, Sudafrica, Svezia, Thailandia.

L'albo d'oro

Quella che andrà in scena in Francia è l'ottava edizione dei Mondiali di calcio femminili. Campioni in carica sono gli Stati Uniti con il trionfo in Canada nel 2015. Ecco l'albo d'oro completo: Stati Uniti (1991), Norvegia (1995), Stati Uniti (1999), Germania (2003), Germania (2007), Giappone (2011), Stati Uniti (2015).
  



L'ALLENATRICE

 
it.wikipedia.org

Milena Bertolini

Milena Bertolini
Milena Bertolini, head coach Brescia Calcio Femminile 08 2016.jpg
Milena Bertolini, foto ufficiale Brescia, agosto 2016



Nazionalità Italia Italia
Calcio Football pictogram.svg
Ruolo Allenatore (ex difensore)
Squadra Italia Italia
Ritirata 2001 (giocatrice)
Carriera
Giovanili

Bisection vertical White HEX-FF0000.svg U.S. Correggese
Squadre di club1
1984-1987Reggiana Reggiana? (?)
1987-1988Modena Euromobil Modena Euromobil? (?)
1989-1990Prato Prato? (?)
1990-1991Reggiana Reggiana? (?)
1991-1992Woman Sassari Woman Sassari27 (1)
1992-1993Bologna Bologna28 (1)
1993-1994Agliana Agliana29 (0)
1994-1996Fiammamonza Fiammamonza46 (1)
1996-1998Modena Modena44 (0)
1998-1999Pisa Pisa19 (0)
1999-2001Foroni Foroni46 (1)
Nazionale

Italia Italia? (?)
Carriera da allenatore
2001-2002Foroni ForoniVice
2002-2003Foroni Verona Foroni Verona
2004-2011Reggiana Reggiana
2012-2017Brescia Brescia
2017-Italia Italia
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
Statistiche aggiornate al 29 giugno 2017
Modifica dati su Wikidata · Manuale
Milena Bertolini (Correggio, 24 giugno 1966) è un'ex calciatrice e allenatrice di calcio italiana, CT della nazionale femminile italiana.

È tra le uniche due allenatrici italiane, assieme a Carolina Morace, a possedere il titolo per allenare una squadra di Serie A maschile. 

Nel corso della sua carriera da giocatrice ha ricoperto il ruolo di difensore centrale in diverse società: Prato, Woman Sassari, Bologna, Agliana, Monza, Modena, Pisa, Foroni.

Carriera

Giocatrice

Milena Bertolini si appassiona allo sport in generale fin da giovanissima, condividendo con i ragazzini di Correggio, cittadina della provincia di Reggio nell'Emilia dove cresce con i genitori, i primi rudimenti del calcio. Decide quindi di dedicarsi all'agonismo tesserandosi con la locale U.S. Correggese, giocando in formazioni miste nel campionato gestito dal Centro Sportivo Italiano (CSI) fino ai diciotto anni d'età.[1]
Dal 1984 si trasferisce in una società che, con sede a Reggio nell'Emilia, gestisce unicamente una formazione di sole donne, l'allora A.C.F. Reggiana, squadra con cui inizia a giocare nel campionato di Serie B dalla stagione entrante. Alla sua terza stagione con la maglia della Reggiana, che affronta il campionato 1985-1986 nel girone A di Serie B, contribuisce al raggiungimento della prima posizione in classifica con 38 punti, due più dell'inseguitrice Virgilio Maroso (il futuro Torino femminile), e la conseguente storica promozione in Serie A. Bertolini rimane in maglia granata, poi biancazzurra per esigenze di sponsorizzazione, per altre tre stagioni, tutte in Serie A, la prima contribuendo a raggiungere la settima posizione in classifica, la seconda, dove la squadra si iscrive con la nuova ragione sociale che integra lo sponsor principale Refrattari Zambelli, all'ottavo, e la terza dove sfiora lo Scudetto arrivando seconda a 5 punti dalla Giugliano Campania.
Nell'estate 1990 decide di accordarsi con il Prato neopromosso in Serie A che la chiama a rafforzare il reparto difensivo in prospettiva di acquisire la salvezza al suo primo impegno nel campionato di vertice del campionato italiano. Con le toscane rimane una sola stagione per tornare a fine campionato a Reggio nell'Emilia.
Il suo ritorno in Reggiana, fresca del suo primo scudetto, coincide con l'inizio del suo periodo più proficuo, sia personale che per la società emiliana. Bertolini contribuisce alla netta vittoria della squadra che al termine della stagione 1990-1991 conquista la prima posizione in classifica con 12 punti di scarto sull'inseguitrice Lazio.
Durante il successivo calciomercato estivo sottoscrive un accordo con la Woman Sassari, detentrice della Coppa Italia, per la stagione entrante. A fine campionato Bertolini condivide con le compagne il quarto posto in classifica e, data a particolare struttura del di quell'anno, che prevedeva una prima fase a gironi dove le quattro classificate dopo la prima ottenevano l'accesso alla seconda fase a eliminazione diretta, l'incontro di spareggio perso 2-1 con il Milan 82 Salvarani che si aggiudicherà lo scudetto.
Conclusi gli impegni con la società sarda si accasa al neopromosso Bologna, tornato alla Serie A dopo varie vicende societarie, un periodo di inattività e la ripartenza dalla Serie C regionale. Con le bolognesi rimane la sola stagione 1992-1993 riuscendo a raggiungere il 9º posto in classifica e la salvezza con buon anticipo sulla fine del campionato.
Nuovo calciomercato estivo e nuovo cambio di casacca per la giocatrice che ancora una volta sposa il progetto di una "quasi" neopromossa, firmando un contratto con l'Agliana l'anno prima retrocessa in B ma riammessa a completamento organico in Serie A per la stagione entrante. Quel campionato rilancia la squadra del presidente Francesco Marrassini che ottiene un deciso cambio di competitività raggiungendo il 3º posto a 3 punti dalla Torres FO.S., al suo primo scudetto, e agli stessi del Torino che la supera per la migliore differenza reti.
Nell'estate 1994 si trasferisce alla FiammaMonza allenata da Fabrizio Levati, rimanendo per due stagioni, la seconda dopo il decesso del suo dirigente e allenatore, la prima conclusa alla 4ª posizione in classifica e la seconda in 7ª, congedandosi al termine del campionato 1995-1996 con 46 presenze e una rete siglata in Serie A.[2]
Gli ultimi anni in carriera sono quelli delle soddisfazioni maggiori; passata al Modena prima dell'inizio della stagione 1996-1997, società appena approdata alla Serie A, Bertolini conquista nei due campionati successivi due Scudetti e l'edizione 1997 della Supercoppa italiana, 4-1 sull'Agliana nella partita di Bardolino del 20 settembre 1997. Il primo campionato in maglia gialloblu la superiorità è schiacciante, tanto da vedersi aggiudicare la prima posizione con ben 18 punti di scarto sulla seconda Torres FO.S., mentre quello successivo è conteso fino alla fine dato che arrivate con stessi punti e stessi risultati con il Cascine Vica, 25 incontri vinti 4 pareggiati e uno perso sui 30 regolamentari, le modenesi strappano il titolo alle avversarie nella partita spareggio del 7 giugno 1998, dove allo Stadio Pietro Fortunati di Pavia si impongono per 2-0 con reti di Carolina Morace e Patrizia Panico.
Durante il calciomercato estivo 1998 formalizza il passaggio al Pisa per la stagione 1998-1999, vestendo la casacca nerazzurra per quell'unico campionato, scendendo in campo in 19 occasioni, contribuendo a mantenere la squadra in posizioni di centro classifica e, pur con un passo indietro rispetto al terzo posto della precedente stagione, una conseguente agevole salvezza.
Le due successive stagioni sono le ultime giocate da Bertolini: trasferitasi al neopromosso Foroni condivide con le compagne della società veronese il settimo posto in Serie A 1999-2000, andando a occupare la posizione di rincalzo al termine in quello 2000-2001, dietro alla sola Torres FO.S. ma di 14 punti. In maglia biancoverde conclude il campionato con 46 presenze e una rete siglata[2], decidendo nell'estate 2001 di appendere definitivamente gli scarpini da giocatrice al chiodo ma, rimanendo alla Foroni, passando allo staff tecnico.

Allenatrice

Bertolini, conseguito il diploma in educazione fisica nel 1993, ottiene l'incarico dalla direzione del Modena F.C. di preparatore atletico delle formazioni giovanili Beretti e Primavera per la stagione 1993-1994.
Dopo un anno di stop l'A.C. Rolo Dilettanti le affida la preparazione fisica per la stagione di Eccellenza Emilia-Romagna 1995-1996.
Dopo aver ottenuto nel 1999 il diploma di Preparatore Atletico Professionista presso il Centro tecnico federale della Federazione Italiana Giuoco Calcio di Coverciano, nel 2001 completa il suo percorso scolastico conseguendo la laurea in scienze motorie e sportive presso l'Università di Bologna, e dalla stagione 2001-2002, appena presa la decisione di abbandonare il calcio giocato, assume l'incarico di allenatore in seconda del Foroni affidato a Leonardo Donella. Al suo primo impegno dalla panchina di una squadra di Serie A femminile conquista la Coppa Italia al termine della stagione 2001-2002. Confermata dalla società anche nel campionato successivo, affianca Donella nella sola partita secca della Supercoppa italiana 2002, vincendola per 2-0 sulle avversarie dell'Enterprise Lazio con doppietta di Silvia Tagliacarne. Inoltre, si aggiudica anche il suo primo scudetto al termine della stagione di Serie A 2002-2003, conducendo il Foroni Verona[N 1] al successo con 9 punti di vantaggio sulla seconda classificata, ancora l'Enterprise Lazio.
Nella stagione 2004-2005 fa ritorno alla Reggiana che l'aveva vista debuttare come calciatrice in Serie A, accettando la panchina che segnerà il suo più lungo sodalizio tecnico con una società di calcio femminile, sette stagioni. Al debutto come tecnico della squadra, che veste la classica maglia granata della società maschile cittadina, conquista il quarto posto della Serie A. Nelle stagioni successive conduce la squadra al raggiungimento di posizioni di alta classifica, a parte il decimo posto della stagione 2005-2006, e conquistando la quarta posizione anche al termine delle stagioni 2008-2009 e 2009-2010. Il risultato più prestigioso viene comunque dalla conquista della Coppa Italia al termine della stagione 2009-2010, dove nella sofferta finale del 12 giugno 2010, giocata presso il campo sportivo Francesco Micale di Capo d'Orlando, riesce a battere le campionesse d'Italia della Torres solo dopo i tiri di rigore, avendo le squadre chiuso in parità con una rete per parte dopo i tempi regolamentari. L'ultima stagione, la 2010-2011, non riesce a ritrovare la competitività dei campionati precedenti: superata dalla Torres nella Supercoppa italiana 2010 per 2-0 ed eliminata già agli ottavi di finale di Coppa Italia, conclude al decimo posto in Serie A. Al termine del campionato la società è costretta a rinunciare alla Serie A e si iscrive in Serie C regionale, svincolando le proprie tesserate. I risultati ottenuti con la Reggiana le permettono di conquistare la Panchina d'oro di Serie A femminile per tre stagioni di seguito: 2007-2008, 2008-2009 e 2009-2010.
Bertolini, che aveva intanto già ottenuto il diploma di Maestro di calcio FIGC a Chianciano Terme, consegue la licenza UEFA Pro al termine del corso 2010-2011, licenza che le permette di uguagliare il percorso tecnico di Carolina Morace e le dà accesso alla possibilità di allenare una squadra maschile di alto livello. Svincolata dalla Reggiana, decide comunque di accettare la proposta del Brescia Femminile, società con la quale condividerà i maggiori risultati sportivi della sua carriera da allenatrice.

 


A Brescia Milena Bertolini trova una squadra fresca della conquista del primo titolo nazionale, la Coppa Italia 2011-2012, con la guida l'albanese Saimir "Miro" Keci, chiamato dalla federazione albanese a guidare le nazionali giovanili, e che dimostra di avere oramai un organico in grado di puntare a risultati di rilievo in campionato. Con Bertolini alla guida della squadra si apre un ciclo positivo già dal primo anno, la stagione 2013-2014, con la conquista del titolo di Campione d'Italia 2013-2014 e con la qualificazione per la prima volta alla UEFA Women's Champions League. Questi successi le consentono di vincere la quarta Panchina d'oro in carriera.
Gli anni successivi sono densi di soddisfazioni professionali. La stagione 2014-2015 si apre con la vittoria della Supercoppa italiana sul Graphistudio Tavagnacco nella partita secca del 27 settembre, superato dopo i tiri di rigore coi tempi regolamentari conclusi in parità sull'1-1[4]. La prima partecipazione alla UEFA Champions League è subito interrotta ai sedicesimi di finale dalle francesi dell'Olympique Lione, vincitrici sia nella gara di andata giocata allo Stadio Mario Rigamonti per 5-0 sia nella partita di ritorno a Lione per 9-0[5]. Anche in campionato, benché avesse conteso all'AGSM Verona la prima posizione alternandosi al vertice della classifica, nonostante i 66 punti conquistati e le sei vittorie consecutive nelle ultime sei giornate, non è riuscito a colmare il punto di distacco dallo stesso AGSM Verona[6]. Bertolini riesce comunque a guidare la squadra alla conquista della seconda Coppa Italia, superando le avversarie del Graphistudio Tavagnacco per 4-0 nella finale di Abano Terme del 23 maggio 2015[7]

Le prestazioni offerte dalla sua squadra al termine del campionato le consentono di conquistare la Panchina d'oro 2014-2015, portando a cinque i trofei conseguiti in carriera. 



Anche la stagione 2015-2016 si apre il 26 settembre con la vittoria della Supercoppa italiana, dove a Castiglione delle Stiviere incontra e supera l'AGSM Verona dopo i tiri di rigore[8]. In Champions League guida la squadra alla miglior prestazione sportiva della società in questa competizione, raggiungendo i quarti di finale, dove viene poi eliminata dalle tedesche del Wolfsburg. In campionato porta il Brescia alla vittoria del secondo scudetto della sua storia dopo un campionato di vertice e con la vetta raggiunta in solitario alla sedicesima giornata[9]. La stagione dei trionfi si completa qualche giorno dopo con la conquista della Coppa Italia, battendo in finale l'AGSM Verona per 2-1 e concludendo la stagione con una tripletta di trofei nazionali conquistati[10]. La serie di vittorie è proseguita anche all'inizio della stagione successiva con la conquista della Supercoppa italiana grazie alla vittoria per 2-0 sull'AGSM Verona[11]. Nel marzo 2017 viene ancora premiata con la Panchina d'Oro, portando a sei i trofei nel suo personale palmarès[12].
Il 4 agosto 2017 viene nominata nuovo CT della nazionale italiana femminile, subentrando ad Antonio Cabrini, che lascia la FIGC dopo 5 stagioni.[13] La sfida che l'attende non è delle più semplici: conquistare la qualificazione ad un campionato mondiale, quello di Francia 2019, dopo 20 anni di assenza dalla competizione. Ma l'Italia della Bertolini, che sotto la sua guida vede un diverso potenziale già il marzo successivo, all'edizione 2018 della Cyprus Cup, ottenendo il secondo posto e migliore prestazione nel torneo, e dal pareggio (1-1), pur se in amichevole, contro la Francia[14], domina il Gruppo 6 delle qualificazioni, vincendo sette degli otto incontri della fase eliminatoria, segnando 19 reti, subendone solo 4, con il Belgio unica nazionale a contendergli la vetta della classifica. Proprio con le belghe il 10 aprile 2018, allo Stadio Paolo Mazza di Ferrara, grazie ad una vittoria in rimonta per 2-1 ottiene la matematica qualifica a Francia 2019 con una giornata di anticipo[15], nazionale che qualche mese più tardi sarà l'unica a vincere contro le Azzurre, in casa, sempre per 2-1.
Esauriti gli incontri ufficiali, il percorso di preparazione al Mondiale passa per ulteriori impegni in amichevole, con Bertolini in grado di contenere tatticamente la Svezia conquistando la vittoria con una rete di vantaggio il 9 ottobre 2018, a Cremona, in vista dell'impiegnativo incontro con la Germania un mese più tardi.

Altre attività

All'attività agonistica, Bertolini affianca un percorso politico, dove assume l'incarico di assessore allo sport e servizi sociali del Comune di Correggio tra il 1994 e il 1998, e quello di consigliere provinciale nell'amministrazione provinciale di Reggio Emilia nel periodo 1998-2002.
Nel più specifico ambito sportivo, tra il 2000[16] e il 2004 ricopre l'incarico di consigliere federale nazionale per la Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) per assumere, dal 2005, il ruolo di referente nazionale dell'Associazione Italiana Allenatori Calcio (AIAC). Nell'ambito di un programma di promozione del calcio femminile in Italia promossa dalla FIGC, dal 2013 ne è membro come consigliere federale.
Entrata dal 2008 nel consiglio di amministrazione della Fondazione per lo Sport del comune di Reggio Emilia, dal 2013 ne assume l'incarico come presidente.
Nel 2015 cura l'edizione del libro Giocare con le tette.

Palmarès

Giocatrice

Reggiana: 1990-1991
Modena: 1996-1997, 1997-1998
Reggiana: 1988-1989
Modena: 1997
Reggiana: 1985-1986

Allenatrice

Foroni Verona: 2002-2003
Brescia: 2013-2014, 2015-2016
Reggiana: 2009-2010
Brescia: 2014-2015, 2015-2016
Foroni Verona: 2002
Brescia: 2014, 2015, 2016

Vice allenatrice

Foroni: 2001-2002

Individuale

2007-2008, 2008-2009, 2009-2010, 2013-2014, 2014-2015, 2015-2016
2018