Elezioni presidente della Repubblica, si inizia a votare lunedì 24 alle 15 - Il Giorno
Roma, 4 gennaio 2022 . - Previsioni della vigilia confermate mentre impazza la corsa al dopo Mattarella e le preoccupazioni legate al Covid. Il presidente della Camera dei deputati, Roberto Fico, sentito il presidente del Senato della Repubblica, Maria Elisabetta Alberti Casellati, ha convocato il Parlamento in seduta comune, con la partecipazione dei delegati regionali, lunedì 24 gennaio, alle 15, per l'elezione del presidente della Repubblica. L'avviso di convocazione verra' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale di oggi.
Il post di Fico
"Ho convocato il Parlamento in seduta comune per l'elezione del Presidente della Repubblica il 24 gennaio alle ore 15". Lo scrive su Facebook Roberto Fico. "L'avviso sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale di oggi. Come da prassi, questa mattina ho inviato la comunicazione ai presidenti dei Consigli regionali, che dovranno scegliere i propri delegati, e al presidente Mattarella", prosegue il presidente della Camera. "Nelle prossime due settimane, all'attività ordinaria della Camera si affiancherà quella di preparazione al voto. Siamo al lavoro insieme al collegio dei questori per definire l'organizzazione e le misure per garantire la piena operatività e sicurezza del voto"..
I grandi elettori
Quello che sarà' eletto a gennaio sara' il tredicesimo presidente della Repubblica. Il Presidente sarà eletto in base alle regole stabilite dalla Costituzione negli articoli 83, 84, 85 e 86. Tolti i casi eccezionali che questa volta non si presentano (dimissioni, fine della legislatura, Camere sciolte), l'elezione dovrebbe avere un iter normale che prevede la convocazione del Parlamento in seduta comune, tre votazioni a maggioranza dei due terzi e le seguenti votazioni a maggioranza assoluta, tutte rigorosamente a scrutinio segreto. Gli elettori, che devono scrivere un nome su schede consegnate dai commessi di Montecitorio, sono dunque i senatori, i deputati e i delegati regionali ("tre delegati per ogni Regione eletti dal Consiglio regionale in modo che sia assicurata la rappresentanza delle minoranze. La Valle d'Aosta ha un solo delegato"). La platea al momento dell'elezione sarà composta da 321 senatori, 630 deputati e 58 delegati regionali. La maggioranza dei due terzi sarà di 673 voti, la maggioranza assoluta di 505. Comunemente si parla della platea elettorale come di "grandi elettori". Puo' essere eletto qualunque cittadino italiano, che abbia compiuto 50 anni e goda dei diritti civili e politici.
Come verrà eletto
La seduta comune è presieduta dal presidente della Camera, cui siede
accanto il presidente del Senato ma senza funzioni. La sede fisica delle
votazioni è l'aula di Montecitorio; i senatori a vita, i senatori, poi i
deputati e infine i delegati regionali in ordine alfabetico, sfilano
sotto allo scranno del presidente e depongono la loro scheda nelle urne
che si trovano dentro due cabine allestite per l'occasione. Sono
previste due chiame per ogni gruppo di elettori. Non e' prevista nessuna
dichiarazione in aula, ne' di voto ne' di apertura di un dibattito
poiche' il Parlamento in seduta comune e' considerato per prassi seggio
elettorale, anche se in passato questa prassi e' stata contestata.
Ovviamente la pandemia comportera' qualche piccola novita' in queste
procedure. Subito dopo la fine delle due chiame dai banchi della
presidenza si svolge lo scrutinio che prevede la lettura a voce alta dei
nomi scritti sulle schede, a eccezione delle schede nulle. Per due
volte il
presidente della Camera ha proclamato eletto se' medesimo:
è accaduto con Gronchi nel 1955 e con Scalfaro nel 1992. Dal momento
della convocazione, la seduta comune è considerata unica, al di la' di
quante siano le votazioni che si effettuano. Non sono dunque previste
pause significative, ogni giorno si effettua almeno una votazione, anche
nei giorni festivi.
Voto segreto e trucchi
Il voto come è segreto, ma a volte si è cercato più o meno furbescamente, di aggirare l'ostacolo. Se e' ammessa la scheda bianca, che è un voto vero e proprio, è contemplata anche l'astensione come non voto. A volte e' stato usato l'escamotage di 'segnare' pacchetti di voto usando in modo variegato nome e cognome del candidato (iniziale del nome anteposta o posposta rispetto al cognome, solo cognome, nome per esteso). Nel 1962, prima dell'elezione di Antonio Segni, alcuni parlamentari Dc depositarono nell'urna una scheda già segnata e il Presidente della Camera Leone dichiarò nulla tutta la votazione. Nell'elezione che portò Scalfaro al Quirinale, nel 1992, la discrepanza tra numero di votanti e numero di schede portò alla scelta di consegnare schede bianche e timbrate dai segretari d'aula per essere poi compilate all'interno delle cabine, mai usate prima di allora. Fu quella l'occasione in cui comparvero per la prima volta le cabine, più spesso definite catafalchi. Una volta eletto il Presidente della Repubblica il Parlamento in seduta comune viene riconvocato per assistere al la cerimonia di insediamento che prevede il giuramento sulla Costituzione e un discorso, detto appunto di insediamento.
Covid
Potrebbe chiudere da lunedì e per due settimane il Transatlantico della Camera dei deputati: in attesa che la notizia sia ufficializzata, operai sono già al lavoro a Montecitorio per rimuovere divani e poltrone del salone più celebre della politica italiana. La decisione, stando a quanto si apprende da fonti parlamentari, sarebbe stata presa in considerazione del picco di contagi da variante Omicron, così da ristabilire il distanziamento nelle due settimane che precedono l'inizio delle votazioni per eleggere il Presidente della Repubblica. Il 24 gennaio, poi, tutto dovrebbe tornare alla normalita', il Transatlantico dovrebbe tornare ad aprire perché, in quel caso, l'Aula ha funzione di seggio elettorale e non ospita sedute. Una prima riunione fra i vari servizi della Camera c'e' stata ieri e oggi son previste ulteriori riunioni, al termine delle quali dovrebbe arrivare l'ufficializzazione della decisione.
Il Palazzo del Quirinale, anche noto in epoca sabauda come Reggia del Quirinale e sotto i Papi come Palazzo Apostolico del Quirinale o Palazzo Papale del Quirinale, è un palazzo storico di Roma, posto sull'omonimo colle e affacciato sull'omonima piazza; essendo dal 1870 la residenza ufficiale del Re d'Italia e dal 1946 del Presidente della Repubblica Italiana, è uno dei simboli dello Stato italiano. |