"Ciò che forse più colpisce della condizione contemporanea e del suo modo di raccontare le guerre, da quella di Ucraina a quella odierna tra israeliani e palestinesi, riguarda la de storicizzazione integrale dello sguardo. Ebbene, la de storicizzazione integrale dello sguardo, tipica della nostra epoca, ben sintetizza la condizione del tempo della fine della storia, come ebbe a definirlo Francis Fukuyama, che poi è anche fine della capacità di storicizzare i processi e di analizzare nel contesto e nello sviluppo le situazioni.
La de storicizzazione dello sguardo, dunque, rivela molto limpidamente la malattia antistorica che affligge la nostra epoca. Storicizzare lo sguardo è la chiave ermeneutica fondamentale per comprendere la realtà sociale, economica e politica nella sua genesi e nel suo sviluppo. Ebbene, la storicizzazione dello sguardo è stata già da tempo sostituita da una teologia sovra storica che contrappone astrattamente il bene e il male e che fa coincidere lo sguardo dell'Occidente con il regno del bene e fa coincidere per converso tutto ciò che variamente non rientri nell'ordine occidentale con il male assoluto. "