Il nostro esperto, il giornalista militare Evgeny Erlikh (RadioLiberty), descrive così il comportamento di Putin: «Questo è un normale ricatto tra ragazzi ‘Tenetemi voi, io non rispondo di me!’ I politici europei, nella mente del teppistello Putin, sono come un intellettuale colto di sorpresa in una stradina buia, che è pronto a svuotare le tasche pur di non essere attaccato. Putin, nell’unica lingua che conosce, fa leva sulle debolezze. Se tirerà fuori il coltello o no è un’altra questione. Il suo compito è spaventare a morte l’intellettuale perché non ripeta lo stesso errore. È così, da teppistello, che Putin sviluppa la propria politica da quando è salito al potere. I russi, che capiscono questa lingua e che ragionano con le stesse categorie da ‘stradina buia’, approvano questa sua modalità. Anche Zelenskij capisce questa lingua e quindi non ha paura. Putin può prendere in giro soprattutto l’Occidente. E infatti lo fa!”
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