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18/12/2016

CINEMA - Rogue One: A Star Wars Story

 

Un salto nel passato di STAR WARS : la costruzione della Morte Nera.



mymovies.it

Rogue One: A Star Wars Story (2016)


Jyn Erso è la figlia di Galen Erso, un ingegnere scientifico ribelle, costretto dall'Impero alla costruzione di un'arma di distruzione di massa nota come la Morte Nera. Jyn ha cercato per quindici anni di dimenticare il padre, dandolo per morto, finché un pilota disertore non le ha consegnato un messaggio urgente segreto, proveniente da Galen stesso. Insieme al capitano Cassian Andor e al suo droide imperiale riprogrammato dai ribelli, la ragazza parte allora alla ricerca del genitore e di uno spiraglio per fermare i piani apocalittici del malvagio imperatore.

Rogue One è "una storia di Star Wars", una delle tante possibili nell'universo sviluppatosi dal Big Bang mentale di George Lucas, oggi in piena, rinnovata espansione. La Disney promette già un capitolo dietro l'altro, come sta facendo con l'acquisita Marvel, e allora forse, tra qualche anno, Rogue One non apparirà più grande di una "stellina" nel firmamento della saga, ma, anche fosse, sarà una stella con una sua luce propria, solida e brillante, per ragioni diverse e concorrenti.

Prima, la sua posizione geografica nella mappa stellare: temporalmente precedente al quarto (Una nuova speranza) e successivo al terzo (La vendetta dei Sith), questo episodio è contenuto niente meno che da quarant'anni in quella prima didascalia scorrevole del primo Guerre Stellari di sempre ("...Navi spaziali ribelli, dopo aver colpito una base segreta, hanno ottenuto la loro prima vittoria contro il malvagio Impero Galattico. Durante la battaglia, spie ribelli sono riuscite a rubare i piani tecnici dell'arma decisiva dell'Impero, la Morte Nera..."). 

C'è poi la sua posizione simbolica, all'indomani del primo capitolo del nuovo canone, firmato J.J. Abrams: un film che, nel bene o nel male, al di là della sua natura di calco, ha mantenuto la promessa di risarcire i fan delusi dalla seconda trilogia di Lucas e di riportarli "a casa". Infine, la sua posizione estetica: di gran lunga più interessante, più polverosa e action, di quella proposta dal "Risveglio della forza".
Soprattutto, Rogue One , pur inserendosi a cuneo come un "midquel", è un episodio indipendente, che sa sfruttare la libertà che deriva da questa indipendenza per fare quello che Abrams non ha voluto o potuto fare, vale a dire raccontare una nuova storia. Estraendo la giovane Jyn dal nascondiglio sotterraneo, il personaggio di Whitaker dissotterra letteralmente qualcosa che era ancora sepolto, riportando in superficie il piacere dell'invenzione.

Il film ci mette un bel po' ad ingranare, ma, una volta che la squadra è al completo, non ha incertezze né cadute di tono. Presi singolarmente i componenti dell'equipaggio non appaiono straordinari: non lo è il droide che fa calcoli probabilistici né l'orientale cieco che crede nella Forza, ma è l'eroismo del gruppo a funzionare. Lì c'è Star Wars. Non solo e non tanto nelle apparizioni digitali, a loro modo ologrammatiche, dei vecchi eroi, ma nel sacrificio dei nuovi, che, rapidi come meteore, brevi come vite di santi, si fanno subito leggenda. 

L'impronta della serie è chiaramente anche altrove: nella coppia Felicity Jones-Diego Luna (il quale sfugge dal sabotare involontariamente il film, riprendendo punti sul fronte romantico), nei salti nell'iperspazio, nelle scene canoniche nelle città piantonate dall'esercito e nei bar malfamati, nel tema musicale di Darth Vader. Ma è più che mai nella sua indipendenza dall'obbligo di far tornare i conti a colpi di spiegoni che sta la felicità del film di Gareth Edwards: un "pilota" che non avrà un gran senso dell'umorismo, ma sa come diavolo si manovra un film di fantascienza. 

TRAMA COMPLETA :  Rogue_One:_A_Star_Wars_Story